Altroconsumo ha eletto proprio lui come il miglior panettone del 2025: lo trovi al supermercato e lo paghi poco più di 6 euro.
I supermercati negli ultimi giorni sono più pieni del solito. Le persone sono alle prese con gli ultimi acquisti per rendere perfetti i giorni di Natale, cercando di fare scorte e non dimenticare nulla di quanto segnato sulle liste per menù di pranzi e cene.
Tra gli alimenti indubbiamente immancabili sulle nostre tavole i dolci tipici del periodo. Al primo posto il panettone che mette in crisi quando, davanti alla corsia lui dedicata, abbiamo moltissime scelte, vari prezzi e nessuna idea di quale scegliere. Ad aiutarci Altroconsumo che ha eletto il migliore, anche grazie al suo prezzo giusto: poco meno dei 7 euro.
Dopo aver scoperto chi produce il panettone Eurospin, acquisto molto apprezzato, è tempo di scoprire quale sia il migliore panettone al momento, potendo così fare un figurone in tavola con gli ospiti.
Quando si parla di panettone, l’idea che la qualità sia legata solo ai marchi storici è dura a morire. E’ una convinzione radicata, quasi una certezza assoluta. Ma un’analisi approfondita, condotta con metodo scientifico e con il supporto diretto dei consumatori, racconta una storia molto diversa. Una storia che parla di ingredienti, controlli, gusto e soprattutto di scelte consapevoli.
Secondo l’ultima valutazione di Altroconsumo, il miglior panettone acquistabile al supermercato non porta un nome blasonato e non ha un prezzo elevato. Al contrario, è un prodotto accessibile e sorprendentemente curato, capace di superare marchi famosi e di conquistare il primo posto assoluto.
Il panettone classico a marchio Coop è in vetta alla classifica, ottenendo il riconoscimento di Migliore del Test e Miglior Acquisto.
Altroconsumo ha selezionato dodici panettoni classici con uvetta e canditi, acquistati nei normali punti vendita, proprio come farebbe qualsiasi consumatore. Nessun trattamento speciale, nessun campione fornito dalle aziende. Ogni prodotto è stato analizzato in laboratorio e assaggiato alla cieca, senza che il marchio potesse influenzare il giudizio.
Le verifiche tecniche hanno riguardato gli ingredienti fondamentali previsti dalla legge, come burro, tuorlo d’uovo e frutta, ma anche aspetti meno visibili come la conservazione dei grassi o l’assenza di conservanti artificiali. Parallelamente, oltre centosessanta consumatori hanno valutato il gusto reale, concentrandosi su profumo, consistenza e equilibrio dei sapori.
Il dato che colpisce di più è che il panettone Coop non si limita a rispettare i requisiti minimi, ma li supera con decisione. Questo emerge chiaramente nella struttura dell’impasto, nel colore, nella morbidezza e nella distribuzione della frutta.
La degustazione alla cieca ha restituito un quadro interessante. Nessun prodotto ha entusiasmato al punto da ottenere il massimo riconoscimento sul gusto, ma tutti hanno raggiunto una valutazione di piena sufficienza. Questo dimostra quanto i consumatori siano diventati più attenti ed esigenti, capaci di cogliere le sfumature e di non lasciarsi sedurre solo dal nome.
Dal punto di vista della sicurezza alimentare, i risultati sono stati rassicuranti. Tutti i campioni analizzati sono risultati privi di conservanti artificiali, con valori eccellenti nei test di conservazione e nessuna traccia di muffe o lieviti. Un segnale importante di affidabilità produttiva e controllo della filiera.
Quello che emerge con forza da questa analisi è un messaggio chiaro: oggi la qualità non è più un privilegio per pochi. La grande distribuzione ha investito in competenza, materie prime e processi, arrivando a proporre prodotti capaci di competere con i grandi nomi storici.
Il vero valore non sta nel logo sulla scatola, ma in ciò che c’è dentro. Ed è proprio questa consapevolezza che rende questo risultato così sorprendente e, allo stesso tempo, così attuale pronto a sradicare vecchie credenze lasciando spazio a nuove realtà.