Gravidanza biochimica: cause e sintomi dell’aborto spontaneo

È una gravidanza a tutti gli effetti che si interrompe ancora prima che sia visibile nell’utero. L’unica prova della condizione la si ha nella positività del test. È meglio conosciuta come aborto spontaneo precoce, dove un ovulo viene fecondato e impiantato nell’utero, ma che poi non riesce a crescere per un qualsiasi motivo.

Viene chiamata in questo modo perché si tratta di un’interruzione di gravidanza che avviene prima delle classiche due settimane di attesa, a volte anche durante i primi cinque giorni.

Al contrario di ciò che si possa pensare, è una condizione piuttosto frequente. Si stima che circa il 70 per cento delle donne sviluppa una gravidanza biochimica, ma la maggior parte delle volte non se ne accorge neppure.

Aborto spontaneo precoce: approfondiamo

Il concetto di gravidanza biochimica è abbastanza comune in ginecologia. Si tratta di una gravidanza che comincia in realtà in maniera corretta, ma che si interrompe con l’arrivo del ciclo mestruale. Infatti, una donna che non è consapevole della propria condizione, in genere, non arriva neppure a sospettare di essere incinta e continua la sua vita tranquillamente. Le mestruazioni arrivano puntuali, ma il flusso potrebbe essere più intenso e doloroso rispetto al normale.

Tuttavia, è un forte colpo psicologico per chi, invece, scopre di essere incinta attraverso il test. Alcune donne avvertono anche molti tipici segnali della gravidanza, come le tipiche voglie. Per questo motivo, evitando di prenotare nell’immediato ulteriori analisi.

Le cause della gravidanza biochimica

Le ragioni dell’aborto spontaneo precoce sono ancora ignote alla comunità scientifica, perché potrebbero essere coinvolte molteplici variabili. In particolare, potrebbe essere un problema ormonale, ma sappiamo che a incidere sono anche fattori immunitari e anomalie cromosomiche. Sono queste le cause che spesso portano a sviluppare gravidanze biochimiche che non consentono all’utero della donna di tenere al suo interno un embrione.

È sempre meglio effettuare un check-up completo per capire le cause di questa condizione. Il motivo è semplice: nella maggior parte dei casi, la gravidanza biochimica nasce da seri problemi all’interno del corpo della donna. In alcune situazioni, infatti, l’aborto si verifica a causa di problemi di ormoni o con il suo sistema immunitario.

Questo però non significa che una gravidanza biochimica condanni la donna a non avere un bambino nel periodo successivo. Non intacca la fertilità e i prossimi tentativi potrebbero perfettamente essere positivi. A ogni modo si consiglia di non riprovarci di nuovo nell’immediato, perché la gravidanza biochimica è uno stress per l’organismo femminile ed è meglio dargli un periodo di riposo, prima di ritentare di allargare la famiglia.

I sintomi

I sintomi

Nella maggior parte dei casi, l’aborto spontaneo precoce non ha sintomi o sensazioni sgradevoli, ma ci si sentirà tranquille. L’unico modo per rendersi conto della situazione è, molto spesso, la reazione biochimica che si vede attraverso i test.

La donna vivrà i suoi giorni nella perfetta normalità. È in grado di andare al lavoro e di svolgere tutte le sue attività senza riscontrare alcun tipo di sintomo o di disagio. Niente nausee, niente gonfiore, niente instabilità, niente stanchezza.

A volte si possono sperimentare sensazioni di irritabilità e pianto incontrollato, accompagnate da sonnolenza, sensibilità delle ghiandole mammarie e cambiamenti delle preferenze a tavola. Questi segnali vengono erroneamente scambiati con un periodo di forte stress. In particolar modo, una donna molto emotiva è probabile che abbia la lacrima facile: si commuove spesso di fronte a un film romantico, è passionale e mangia a seconda del suo umore corrente. Sia chiaro, non c’è nulla di male in questo! Ma a volte tutto questo nasconde una verità ancora più recondita come, per l’appunto, un aborto spontaneo precoce.

Quindi come fanno alcune donne a riconoscere una gravidanza biochimica?

Lo notano perché dentro di sé rincorrono il sogno di diventare madri e, per questo motivo, ascoltano i cambiamenti del loro corpo, anche i più piccoli e quelli che, di primo impatto, sembrano insignificanti. Inoltre, come spiegato nel precedente paragrafo, una gravidanza biochimica può essere riconosciuta da un lieve ritardo del ciclo mestruale che sarà più abbondante e doloroso.

Occorre, infine, ricordare che la certezza assoluta di uno stato di gravidanza viene fornito da un test che rivela la presenza di hCG, la gonadotropina corionica che altro non è l’ormone prodotto dall’embrione alla seconda settimana di sviluppo.

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