Fave di fuca, come sfruttare tutte le loro proprietà

Le fave di fuca sono composte da due gruppi di ingredienti principali. I primi ingredienti, rappresentati dalla frangula e dalla cascara, svolgono un’azione lassativa, stimolando la muscolatura dell’intestino e favorendo così la peristalsi e lo svuotamento dello stesso.

Il secondo gruppo di ingredienti è invece rappresentato principalmente dal fucus, ad azione protettiva: si tratta di un alga marina che protegge la mucosa intestinale grazie al basso contenuto in iodio dell’estratto di fucus contenuto all’interno delle fave.

Cosa contiene una compressa

Una compressa di fave di fuca contiene Fucus vesiculosus, estratto secco (acido alginico superiore al 12%) mg 126; Cascara sagrada, estratto secco (antraglucosidi superiori al 7%) mg 170; Frangola, estratto secco (antraglucosidi superiori al 2,5%) mg 222. Gli eccipienti contenuti sono: talco; sodio stearato; gomma arabica, nebulizzato essiccato; ossido di ferro nero (E172), ossido di ferro rosso (E172), metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, etile paraidrossibenzoato, sodio benzoato; glicole propilenico, sodio idrossido; glucosio anidro, cera bianca, saccarosio.

Quante compresse devo prendere?

Per quanto concerne la posologia, il foglietto illustrativo indica un numero di compresse rivestite tra le 2 e le 4 unità, a seconda delle necessità. Si tenga conto che, come da informazioni, la dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una evacuazione facile delle feci molli, e che proprio per poter arrivare in tempi congrui all’ideale, sarebbe bene usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, naturalmente, la dose può essere poi aumentata, pur senza superare mai la dose massima indicata.

Ancora, il foglietto illustrativo consiglia di utilizzare le fave di fuca preferibilmente la sera, e – comunque – di non “esagerare”: trattandosi di un lassativo, bisognerebbe utilizzarlo il meno possibile e, ad ogni modo, mai per periodi di tempo superiori ai 7 giorni. L’utilizzo per periodi di tempo maggiori richiede infatti la prescrizione del medico, dopo adeguata valutazione del singolo caso. La sua ingestione deve avvenire senza masticare, insieme a un bicchiere abbondante di acqua.

Fave di fuca in allattamento o in gravidanza

Così come avviene per qualsiasi farmaco e, nella misura più specifica, per i lassativi, anche per le fave di fuca val sempre la regola di evitare la sua somministrazione durante l’allattamento e durante la gravidanza. Pertanto, nell’ipotesi in cui si verifichino degli episodi di stitichezza temporanea durante la dolce attesa, è opportuno discutere con il medico sulle mosse più efficaci da intraprendere per poter trovare un pronto benessere.

Per quanto infine concerne eventuali effetti indesiderati, sono ritenuti abbastanza rari effetti collaterali come nausea, vomito, dolori isolati, coliche addominali. Nell’ipotesi di assunzione di dosi eccessive rispetto a quelle opportune e consigliate, possono essere più frequenti dolori addominali e diarrea. Ne consegue che le perdite conseguenti di liquidi e di elettroliti devono essere rimpiazzate attraverso una opportuna idratazione del proprio corpo. È possibile inoltre che, nell’ipotesi in cui si verifichi un significativo sovradosaggio delle fave di fuca, il medico possa consigliare l’effettuazione di una lavanda gastrica.

Alla luce di tutto ciò, e anche se il medicinale rientra tra quelli da banco, prima della sua assunzione consigliamo una piena condivisione con il medico di famiglia e, in sua assenza, con il farmacista.

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