La dieta iposodica: mangiare bene per essere sani

La dieta iposodica può essere molto importante perché, è bene ricordarlo sempre, un eccesso di sodio è tra le cause più diffuse di pressione alta, di comparsa della cellulite e di insorgenza di depositi di adipe localizzati.

La dieta iposodica: quanto sale ogni giorno?

In realtà una quantità di sale raccomandabile non dovrebbe oltrepassare la soglia del 3/3,5 grammi nelle 24 ore. Purtroppo in Italia si consuma tantissimo sale. Perché? Inutile nasconderci dietro un dito: il sale insaporisce quasi tutti i piatti e noi Italiani adoriamo le pietanze dal gusto deciso. Però, lo ribadiamo, gli eccessi di sale mettono i pericolo il nostro benessere e la nostra salute, ed un suo consumo oltre quanto indicato potrebbe divenire la causa di qualche malattia, talvolta anche di malattie piuttosto gravi.

Per stare alla larga da tali malattie, sappiate che esistono alimenti che non dovrebbero essere assunti spesso, anzi, addirittura se ne consiglia un uso sporadico: gli insaccati ed i salumi sono di per se già ricchi di sale. Quindi diviene indispensabile un buon controllo del proprio regime alimentare, che potrebbe essere condotto anche semplicemente dando più sapore ai cibi con qualche spezia anziché con il sale, se proprio non riusciamo a farne a meno comprando il sale cosiddetto iposodico, oppure aggirando l’ostacolo con qualche ricetta “furbamente golosa”.

Naturalmente, poi, il nostro più incondizionato OK per qualsiasi cibo fresco, a partire dalla frutta, ma comprendendo anche i carboidrati, ancor meglio se integrali, il pesce, la carne bianca, le verdure e la frutta. E poi, parliamo di pressione alta? Una dieta con poco o pochissimo sodio, come quella dal nome “Dash”,è una cura per circa una persone su tre tra quelle che sono afflitte dalla ipertensione!

Come visto sopra una persona adulta non dovrebbe superare il limite dei tre grammi e mezzo di sale al giorno, ma ovviamente per coloro che seguano un regime alimentare iposodico, il limite scende a meno di un grammo al giorno (0,8, per l’esattezza).

Come aggiungere sapore ad una dieta iposodica? Usiamo le spezie!

Ma se dobbiamo diminuire drasticamente la quantità di sodio ingerita ogni giorno, come possiamo insaporire i cibi che consumiamo quotidianamente? Semplice: con le spezie! Se adoriamo (come tantissimi altri Italiani) una cucina gustosa e saporita, una valida alternativa al sale esiste: le spezie danno gusto e sapore ai cibi senza possedere quella cattiva “reputazione” del sale, del sodio: quella di far male e far insorgere la pressione alta. Basterà impratichirsi un po’ per creare sempre ricette diverse e leggere, molto, ma molto ipocaloriche e con il gusto della pietanza salata senza le negatività del sodio. Non sarà certo un caso che in Oriente, laddove l’alimentazione è scienza antichissima, ma il benessere fisico e la salute sono un dogma inculcato fin da piccoli, le spezie sono utilizzatissime in cucina. Un esempio? L’aneto, spezia non poco diffusa anche qui da noi, è un ottimo aiuto per la digestione, ha capacità diuretiche non indifferenti, è un antiinfiammatorio naturale per il nostro stomaco, assolutamente tra i più efficaci.

Anche la cannella, purché assunta con regolarità, aiuta a far scendere i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue, così come anche quello dei trigliceridi. Di conseguenza potete immaginare come sia assolutamente consigliata per chi sia afflitto dalla pressione alta,pur ottima al gusto quando utilizzata tanto in un dolce che in altro genere di portate.

S poi siete tra coloro che soffrono di stomaco, il coriandolo è la spezia che fa per voi. E’ d’aiuto anche nel combattere i gonfiori addominali e l’aerofagia, similmente al cumino che è anche ricchissimo in ferro. La digestione lenta, invece, può venire contrastata con la curcuma, proprio come il dragoncello. Non dimentichiamo il ginepro il quale, con le sue preziose bacche, rappresenta un perfetto digestivo. La gastrite e l’ulcera, invece, possono essere combattute con la liquirizia, o anche con la menta (la quale ha anche proprietà tonificanti). La noce moscata andrà in soccorso di coloro che vengono spesso attaccati dalla nausea e/o dal vomito, ed il peperoncino e il pepe andranno a stimolare il metabolismo e l’assorbimento dei princìpi nutritizi di coloro che abbiano il metabolismo un po’ pigro: oltretutto ha grandi doti antibatteriche e, oltre ad aiutare la digestione, è un ausilio per l’ossigenazione ematica.

Quali alimenti NON sono previsti nella dieta iposodica

Fra i cibi con maggior contenuto di sodio (e dunque DA EVITARE) ci sono tutti i cibi che abbiano subìto un processo di disidratazione, ricordiamo tra questi alcuni insaccati come lo speck e il prosciutto crudo, le sarde e le aringhe sotto sale ed il baccalà. Tutti gli alimenti che vengano macinati per poi essere uniti al sale in impasti, come gli altri insaccati, poi alcuni formaggi, gli alimenti in salamoia o comunque cotti in acqua e sale prima d di venir inscatolati (tonni in scatola, fagioli in scatola, ecc.) e poi gli alimenti cui si addiziona il glutammato di sodio (piatti pronti e dado per il brodo), saranno da evitare.

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