Paxabel: a cosa serve e come si usa

Prima di dare il via a qualsiasi trattamento è fondamentale che il medico si accerti che non ci siano dei disordini organici. Paxabel si può ritenere una risorsa utile per combattere la stipsi, ma che serve a ben poco presa singolarmente.

Insieme a questo trattamento, infatti, bisogna anche seguire un regime alimentare diverso ed uno stile di vita altrettanto adeguato alla stipsi. Soprattutto nei bambini, Paxabel non può essere usato per oltre tre mesi di terapia. Nel caso in cui la sintomatologia rimanga, il medico dovrebbe indagare in riferimento a delle patologie che preesistono rispetto a tali sintomi.

Come si usa

Questo farmaco deve essere assunto per via orale. La posologia solitamente consigliata è pari a una o due bustine ogni giorno. Nella maggior parte dei casi l’assunzione avviene dopo averla sciolta all’interno di un bicchiere d’acqua.

Gli effetti benefici legati all’assunzione di Paxabel si verificano uno o due giorni dopo la somministrazione. Ovviamente, Paxabel serve essenzialmente a riportare la motilità dell’intestino in equilibrio, ma poi spetterà al paziente conservarla e proteggerla rispettando sia uno stile di vita adeguato che un regime alimentare appropriato. Ovviamente sarà il medico a stabilire quale deve essere la dose giornaliera, in relazione all’effetto che si vuole ottenere.

La posologia può iniziare con una bustina da somministrare un giorno sì e un giorno no (da preferire nei bambini), fino ad un massimo di due bustine ogni giorno.

Paxabel controindicazioni

Tra i più importanti effetti indesiderati di un uso scorretto o eccessivo di Paxabel troviamo sicuramente la possibilità che si sviluppino delle importanti malattie infiammatorie organiche del colon, come ad esempio la malattia di Chron oppure la rettocolite ulcerosa.

C’è anche la possibilità che avvenga una perforazione a livello gastrointestinale o che ci sia anche solo il rischio che si verifichi. In alcuni casi, una somministrazione eccessiva di Paxabel può portare ad ileo oppure ad un’ostruzione delle vie intestinali, così come a dolori addominali che non si riescono a ricollegare ad alcuna causa.

Interessante notare come tra gli effetti indesiderati di Paxabel ci sia anche l’ipersensibilità verso macrogol oppure verso uno degli eccipienti che sono contenuti in questo prodotto. Tutti coloro che soffrono di intolleranza al fruttosio o che hanno delle problematiche ereditarie in tal senso farebbero bene ad evitare l’assunzione di Paxabel.

Avvertenze

Paxabel è un ottimo prodotto che può essere utilizzato per la cura della stipsi, ma al tempo stesso, come sottolineato, non rappresenta l’unico rimedio che è necessario attuare. Ecco spiegato il motivo per cui deve essere sempre accompagnato da uno stile di vita adeguato e da un’alimentazione sana e controllata. Di conseguenza, la dieta del paziente che soffre di stipsi dovrebbe sempre comprendere un aumento di fibre di derivazione vegetale, ma anche bere molto di più. Inoltre, l’attività fisica riveste un ruolo di notevole importanza. Infatti, è estremamente utile anche per garantire un miglior controllo della motilità intestinale.

Nel caso in cui questo prodotto possa provocare diarrea, è fondamentale cercare di applicare delle precazioni adeguate in tutti quei pazienti che soffrono di disturbi che hanno colpito l’equilibrio idroelettrolitico. Questi pazienti, che soffrono di un’anormale funzionalità sia epatica che renale, oppure chi sta effettuando un trattamento a base di diuretici, dovrebbero prestare ancora più attenzione nell’utilizzo di Paxabel.

Ecco spiegata la ragione per cui, in tutti i casi come questi, deve essere il medico a consigliare sempre di eseguire in modo costante e regolare tutta una serie di esami e di controlli relativi alla situazione elettrolitica del paziente.

Precauzioni per l’uso

Tra i vari effetti indesiderati, ce ne sono alcuni che colpiscono il paziente molto raramente. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di conseguenze dovute ad un’ipersensibilità nei confronti del principio attivo o di uno degli eccipienti. Quindi, tra i vari effetti indesiderati che si possono mettere in conto troviamo anche orticaria, edema e rash. Queste reazioni di ipersensibilità derivano essenzialmente da farmaci che presentano al loro interno polietilenglicole. Solamente in casi particolarmente gravi e rari di ipersensibilità si sono registrate delle reazione da shock anafilattico. Paxabel, dal momento che non include elevate quantità di polioli o zuccheri, può essere somministrato anche ai pazienti diabetici o quelli che devono adottare un’alimentazione in cui è assente il galattosio.

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