Ustione di secondo grado, un problema importante e difficile da gestire

Le ustioni, indipendentemente dal loro grado di gravità, sono delle lesioni dei tessuti tegumentari, provocata dall’esposizione a fonti di calore, oppure a sostanze chimiche, elettriche o radiazioni. Quando l’ustione interessa solo il primo strato del derma, questa viene definite superficiale, o di grado primo.

Al contrario, quando invece l’ustione interessa anche alcuni strati sottostanti, essa prende il nome di ustione a spessore parziale, oppure ustione di secondo grado. Se il danno ha coinvolto tutti gli strati della cute, viene classificato come ustione di terzo grado, mentre di quarto grado, interessa i tessuti profondi, ovvero muscolatura ed ossa. In base alla gravità della lesione, varia il trattamento farmacologico.

Per i danni più superficiali, è sufficiente infatti solo la somministrazione di antidolorifici. Nelle ustioni grandi, è necessario un trattamento prolungato in centri specializzati. Con il raffreddamento ad acqua, si può alleviare il dolore e diminuire l’entità del danno.

Quando l’ustione è parziale si può pulire con acqua e sapone e successivamente si può medicare. Per quel che riguarda la gestione delle vesciche, non è ben definito il suo trattamento, anche se è consigliabile lasciarle intatte. In caso di ustione su tutto lo spessore, è possibile un trattamento chirurgico, ovvero gli innesti cutanei.

Nelle ustioni estese, al paziente verranno somministrate grandi quantità di liquidi tramite endovenosa. Questo è importante perché la risposta infiammatoria, determina formazione di edema, con perdite consistenti di liquido. Le complicanze più frequenti legati alle ustioni, sono le infezioni.

Descrizione

L’ ustione di secondo grado, e una lesione più profonda rispetto a quelle di primo grado, che invece sono superficiali. Essa colpisce il derma, ovvero il secondo dei tre strati cutanei. Ad accompagnare le ustioni ci sono le filittene, ovvero le vescicole ripiene di liquido, caratteristiche della malattia, che determinano forte dolore nel mal capitato. L’ ustione di secondo grado, viene a sua volta suddivisa in Semplice, e Profonda. Nel primo caso, è molto simile alle ustioni di primo grado, e guarisce in maniera spontanea.

I tempi di guarigione sono più lunghi, dai 10 ai 20 giorni e possono manifestare complicazioni lievi. In questo caso comunque, è opportuno rivolgersi al proprio medico per tenerle sotto controllo. Nel secondo caso, in presenza di lesioni profonde, queste non guariscono spontaneamente, ed impiegano più tempo. Gli esiti cicatriziali, nella maggior parte dei casi, sono molto gravi. Proprio per questo motivo, è necessario un intervento chirurgico tempestivo. Con questo trattamento, è possibile rimuovere il tessuto necrotico, ed applicarne uno nuovo.

Pericoli per la salute

Nell’ustione grave, come quella di secondo grado, il metabolismo corporeo subisce una impennata, e riesce a raddoppiare in casi disperati. Il catabolismo delle proteine e dei grassi è elevato, con conseguente perdita di peso sostanziale. Una cosa fondamentale dunque, è prevenire lo stato di malnutrizione che provoca l’ustione grave, in maniera tale da aumentare le possibilità di sopravvivenza del malato.

Vengono considerate gravi, tutte le ustioni che ora elencheremo:

  • Che hanno colpito il tratto respiratorio, con altre lesioni dei tessuti molli e delle ossa
  • Ustioni che interessano il volto, le mani, i piedi, la sede anale e genitale, le articolazioni principali, il tratto digerente e l’apparato respiratorio
  • Ustioni da inalazioni, da esplosione, elettriche e chimiche
  • Ustioni di secondo grado che interessano i 10% della superficie corporea
  • Ustioni di secondo grado che interessano oltre il 30% della superficie corporea ed oltre il 20% della superficie corporea nel bambino
  • Quando l’estensione dell’ustione, ha superato il 40% della superficie corporea, e le possibilità di sopravvivenza del malato si riducono sensibilmente

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