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Alimenti e Nutrizione

Frutta estiva: una lista delle gravi reazioni e allergie possibili

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Redazione Inran

La frutta estiva è sicuramente uno spuntino molto gradevole, ma in alcune persone può provocare gravi reazioni e allergie: ecco la lista di alcune di quelle meno conosciute.

(Foto Unsplash)

L’estate ci porta tantissimi doni e la frutta estiva è uno di questi. Purtroppo però, capita che la frutta estiva possa causare gravi reazioni e allergie in alcuni individui. Spesso nelle macedonie troviamo molti tipi di frutta diversi: fragole, cubetti di anguria e ananas tra quelli più usati. La frutta estiva può diventare un pasto leggero perfetto ed è l’ideale per merenda e colazione, soprattutto per i bambini. Le qualità di questa frutta però si scontrano con la concentrazione di allergeni che caratterizza alcune delle varietà più utilizzate e che possono causare gravi reazioni e allergie. La frutta di stagione è l’ideale per fare un carico di vitamine, ma purtroppo c’è anche la possibilità di sviluppare intolleranze, allergie e incorrere in reazioni gravi. Vediamo insieme una lista delle gravi reazioni e allergie che possono scatenare alcuni tipi di frutta che magari non sospetteremmo mai.

Gravi reazioni e allergie dovute alla frutta estiva

Se si soffre di allergia al polline degli alberi e si percepisce prurito in bocca o in gola dopo aver mangiato frutta fresca, è possibile essere affetti da sindrome orale allergica (SOA). Di solito è una condizione temporanea relativamente lieve che talvolta viene anche denominata sindrome da allergia alimentare associata al polline (PFAS).

(Foto Unsplash)

Per l’allergia alla frutta, come accade con qualsiasi altra allergia, il sistema immunitario identifica le proteine di questi alimenti come nocive. Quando si entra in contatto con queste proteine, il sistema immunitario risponde e rilascia le istamine, che causano i sintomi dell’allergia.

Nonostante le proprietà e i benefici della fragola, è uno tra i frutti più problematici ed è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento. La reazione allergica che scatena è dovuta agli acheni, i piccoli semini sulla sua superficie, che contengono istamina. Questa sostanza è pericolosa soprattutto quando il sistema immunitario subisce alterazioni come in gravidanza.

Un altro frutto che può provocare allergie o intolleranze con sintomi di diversa natura, è la pesca. Questo frutto può essere pericoloso sia a causa degli allergeni presenti nella polpa che nella buccia. Questa caratteristica può anche provocare due distinti livelli di reazioni, infatti ci saranno persone che sono allergiche alla buccia ma non alla polpa e viceversa senza dover essere allergiche al frutto nella sua interezza.

Lo stesso discorso vale anche per l’albicocca e il gruppo delle Rosacee a cui appartiene, che comprende anche il nespolo, il susino, il mandorlo e il ciliegio. Per questo motivo se avete avuto delle reazioni sospette ad uno di questi frutti, prestate attenzione anche a quelli della stessa famiglia perché potrebbero manifestare le stesse reazioni.

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Sintomi delle reazioni allergiche

Spesso abbiamo delle reazioni allergiche alla frutta e non ce ne accorgiamo. Spesso la frutta è consumata dopo i pasti e quindi associamo i nostri malesseri ad altre cause. Vediamo insieme quali sono le reazioni più gravi e meno gravi dovute invece a una possibile allergia.

Le reazioni meno gravi possono comportare:

  • problemi gastrointestinali di lieve o media entità
  • vomito
  • diarrea
  • malessere
  • vomito
  • crampi

Le reazioni più gravi invece si manifestano:

  • dermatiti
  • gonfiore alle labbra
  • occhi arrossati
  • orticaria
  • shock anafilattico

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In alcuni casi, la gente con OAS è soltanto allergica ad una varietà di determinata frutta e trova che altre varietà possono essere tollerate. Tuttavia, se hanno avvertito mai una reazione severa quali la respirazione o l’anafilassi della difficoltà, quindi tutti i moduli della frutta dovrebbe essere evitato.

Cosa fare in caso di allergia

Se una persona con SOA avverte una reazione allergica, può sciacquarsi la bocca con molta acqua e bere una bevanda calda che può contribuire a alleviare la presenza dell’allergene. I sintomi più lievi dovrebbero passare in un’ora, ma se i sintomi sono particolarmente forti, è consigliabile assumere un antistaminico.

I pazienti allergici ai pollini dovrebbero sbucciare la frutta prima di mangiarla e cuocere quei tipi di frutta e verdura che si possono assumere cotti. Infatti, le proteine simili al polline sono concentrate soprattutto nella buccia e l’alta temperatura può evitare la sensibilizzazione alle allergie. In ogni caso, è opportuno rivolgersi a un allergologo e sottoporsi ai test per diagnosi mirate e individualizzate.

Laura Della Corte

Redazione Inran

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