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Salute e Benessere

Le donne hanno più possibilità di sviluppare l’Alzheimer rispetto agli uomini: lo studio

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Da una ricerca di Harvard si evidenzia la maggiore probabilità delle donne di sviluppare l’Alzheimer rispetto agli uomini: lo studio.

Le donne hanno più possibilità di sviluppare l’Alzheimer (foto da Pixabay)

Da una ricerca di Harvard si evidenzia la maggiore probabilità delle donne di sviluppare l’Alzheimer rispetto agli uomini: lo studio. Arrivati a una certa età bisogna combattere col declino fisico e cognitivo. Spesso, si sviluppano deficit cognitivi importanti, come il morbo di Alzheimer, molto diffuso. Secondo i dati forniti dall’Università di Harvard, la sindrome colpire più donne rispetto agli uomini.

L’Alzheimer è una progressiva perdita di memoria, parte da piccole dimenticanze, per poi degenerare fino a portare a vuoti completi di memoria. Oltre sei milioni di persone ne soffrono, due terzi sono donne. Come mai? I ricercatori dell’Università di Harvard si sono interrogati proprio su questi punto e hanno fornito alcuni dati interessanti.

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Morbo di Alzheimer, due terzi sono donne

Morbo di Alzheimer, due terzi sono donne (foto da Pixabay)

Una delle spiegazioni fornite è legata alla longevità delle donne. Le donne, infatti, in media hanno una vita più lunga rispetto a quella degli uomini. In media le donne hanno un’aspettativa di vita di cinque anni in più. Ciò porta anche a maggiori probabilità di degrado cognitivo, oltre che fisico. L’Alzheimer comincia solitamente a fare la sua comparsa verso i 65 anni, per poi progredire negli anni.

Se le donne vivono di più, hanno più anni a disposizione per far progredire il morbo. Il picco della malattia si ha intorno tra gli 80 e gli 85 anni, un’età molto avanzata. Ma non è solo questione di età e di longevità, affermano i ricercatori, ma anche per una connessione tra morbo e sistema immunitario del cervello.

Le donne hanno il doppio delle probabilità di contrarre malattie autoimmuni. La causa è generata dalla presenza di una sostanza amorfa di natura proteica, l’amiloide, che si deposita nei tessuti come conseguenza di gravi malattie croniche.

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Questa sostanza, da una parte rafforza il sistema immunitario, dall’altra espone la persona maggiormente a contrarre deficit cognitivi. Le placche amiloidi sono una delle cause principali del morbo di Alzheimer. Le donne ne hanno di più rispetto agli uomini. Tuttavia, il degrado cognitivo e fisico si possono prevenire attraverso una sana alimentazione, esercizio fisico costante, un buon riposo notturno e allenando il cervello leggendo molto e mantenendolo attivo.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.