Demenza%3A+si+pu%C3%B2+capire+da+come+una+persona+si+relaziona+con+i+vestiti
inranit
/2022/02/20/demenza-capire-persona-relaziona-vestiti/amp/
Salute e Benessere

Demenza: si può capire da come una persona si relaziona con i vestiti

Pubblicato da
Nadia Fusetti

Ci sono dei segni di demenza che si possono capire osservando il comportamento di una persona mentre ha a che fare con i vestiti.

Donna anziana che ha bisogno di aiuto (Pixabay)

La demenza colpisce ogni anno milioni e milioni di persone in tutto il mondo. Questa condizione determina un deterioramento cognitivo e la persona che ne soffre da piccoli segni man mano che il tempo passa non sarà più capace di essere autosufficiente.

La forma più diffusa di demenza, che ha un fattore di rischio molto alto nell’età ma non solo, è il morbo di Alzheimer. Il cervello a poco a poco smette di funzionare. Si parte con piccole dimenticanze, cambiamenti di personalità, sbalzi di umore, sintomi che possono essere riconducibili ad un periodo di stress e per questo la malattia può venire diagnosticata troppo tardi.

POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Demenza, per prevenirla bisogna iniziare dal cuore: ecco come fare

Bisogna osservare bene le persone che ci circondano, soprattutto quelle che superano i 60 anni, e capire i segni del loro comportamento che possono essere sintomi di demenza. Un comportamento molto significativo è nel rapporto della persona con i vestiti. Vediamo meglio i dettagli di questo argomento.

Demenza: lo si può capire dal comportamento con i vestiti

Vestiti (Unsplash)

Secondo gli esperti ci sono alcuni comportamenti, alcuni atteggiamenti riferiti ai vestiti, all’abbigliamento, che possono mettere in allarme le persone attorno a chi sta iniziando a sviluppare la malattia. Da studi condotti in America arrivano queste raccomandazioni. Alcuni comportamenti, sintomi di demenza, possono essere questi:

  • Indossare i vestiti nell’ordine sbagliato: una persona sa che deve indossare prima la biancheria intima e poi pantaloni e maglietta. Però, chi ha problemi di demenza può confondersi e mettere prima i pantaloni e poi le mutande;
  • Non vestirsi in modo adeguato per la stagione: la persona malata può confondersi e non rendersi conto in che stagione dell’anno si trova. Inoltre, ci sono sbalzi nella temperatura corporea e questo può portarla a vestirsi tanto in estate e poco in inverno;
  • Indossare lo stesso vestito ogni giorno: la perdita di memoria può portare una persona a scegliere sempre lo stesso vestito per diversi giorni consecutivi. Può anche accadere, però, secondo gli esperti che una persona con demenza si trovi al sicuro e a suo agio con un vestito in particolare e questo può anche essere il motivo per cui ricerca sempre la stessa cosa ogni giorno;
  • Non riuscire a fare la scelta di cosa indossare: può capitare che si rimanga davanti all’armadio senza riuscire a scegliere che cosa mettere, la mente non riesce ad elaborare la giusta sequenza di azioni da svolgere.

Come essere d’aiuto ad una persona con demenza che non riesce ad approcciarsi con i vestiti

Bisogna cercare di non mortificare e non umiliare una persona che sta andando incontro ad un deterioramento cognitivo. Quindi, bisogna cercare di aiutarla il più possibile nei primi tempi. Ecco alcuni suggerimenti dagli esperti:

  • Provare ad eliminare gli indumenti con cinture, con bottoni, i lacci delle scarpe, sono tutti elementi che metteranno la persona in difficoltà;
  • Acquistare abbigliamento estremamente comodo;
  • Disporre in ordine gli indumenti da indossare così la persona non può sbagliarsi;
  • Passare a mano alla persona gli indumenti che deve indossare nel giusto ordine;
  • Mettere nel suo armadio ogni mattina soltanto due vestiti tra cui poter scegliere, mettere tutti gli altri in un altro posto, lontano dalla sua vista.

POTRESTI LEGGERE ANCHE >>> Demenza, sintomi: ecco quali sono i primi a manifestarsi

Anche in questo caso è molto importante seguire le indicazioni del proprio medico, avere tanta pazienza, rivolgersi agli specialisti in caso di difficoltà e bisogno.

Nadia Fusetti

Pubblicato da
Nadia Fusetti