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Salute e Benessere

Sensibilità alle onde elettromagnetiche, malattia ancora non riconosciuta

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Sempre più persone soffrono di una malattia ancora scientificamente non riconosciuta: elettrosensibilità, sensibilità alle onde elettromagnetiche.

Ragazza esausta con mal di testa (Unsplash)

Sempre più persone soffrono di una malattia ancora scientificamente non riconosciuta: elettrosensibilità, sensibilità alle onde elettromagnetiche. Questo diffuso disagio deriva di dispositivi elettroniche utilizziamo quotidianamente, Tv, telefonino, tablet e molti altri. Questi, emanano onde elettromagnetiche che inquinano l’aria e provocano disturbi. Le onde elettromagnetiche colpiscono il nostro corpo e lo disturbano.

Una esposizione forte a queste onde provoca emicranie, insonnia, deficit di concentrazione e tanto altro ancora. Le onde elettromagnetiche inquinano l’atmosfera e incidono sulla salute delle persone. Si abbatte sull’uomo attraverso sintomi sia fisici che mentali. Scopriamo di più su questa specie di malattia tutta moderna.

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Che cos’è la sensibilità alle onde elettromagnetiche e come si affronta

Uomo che grida (Unsplash)

Una esposizione prolungata può essere addirittura debilitante e incidere parecchio sulla vita quotidiana. Ma i malati, che sintomi hanno? I sintomi sono molteplici e possono essere leggeri o pesanti, dipende dal grado di sensibilità dell’individuo. Pur non essendo riconosciuta come malattia dall’OMS, l’elettrosensibilità può provocare:

  • Emicranie
  • Defici di concentrazione
  • Eruzioni cutanee
  • Problemi alla vista
  • Disturbi dell’equilibrio
  • Insonnia
  • Alterazione dell’umore
  • Sbalzi di pressione
  • Palpitazioni
  • Disturbi all’udito

Purtroppo, la comunità scientifica non riconosce questa malattia. Molti medici pensano che questi non siano altro che sintomi legati a una condizione di stress. Praticamente non collegabili all’uso smodato dei dispositivi elettronici. Eppure, nel mondo, sono tante le persone ipersensibili e che soffrono di questi disturbi, soprattutto quando passano troppo tempo usando smartphone o TV.

Soprattutto quando trascorrono troppo tempo in spazi chiusi, invasi da fonti elettromagnetiche, come può essere il WI-FI. Molti malati, per evitare stress ulteriore, hanno dovuto cambiare la disposizione delle apparecchiature di casa, o addirittura trasferirsi in un’altra casa, più comoda. Altri ancora, hanno abbandonato il lavoro.

I deficit dovuto dalle onde elettromagnetiche

Stress a lavoro (Unsplash)

Le onde elettromagnetiche debilitano, ad esempio, in Francia ha scaturito interesse il risarcimento di tre anni a una giovane donna, proprio per via dell’esposizione alle onde elettromagnetiche che l’hanno debilitata all’85%. Nonostante i tantissimi casi nel mondo, l’OMS non si espone sui campi elettromagnetici. La scusa è quella di associare i disturbi a problemi psicologici dell’individuo. L’atteggiamento dell’OMS, però, è stato contestato parecchie volte e da molte associazioni.

Non essendo ritenuta una vera malattia, l’elettrosensibilità non gode di terapie particolari. Più che altro, alcuni medici suggeriscono sedute di psicologia per alleviare il problema. In realtà, diversi studi scientifici hanno evidenziato quanto le onde magnetiche possano incidere sul nostro organismo. In alcuni casi, queste possono portare anche a sviluppo di tumori, riduzione di fertilità, perdita di memoria e sviluppo negativo nei bambini piccoli.

Esistono dei rimedi efficaci? Certo, basta utilizzare di meno i dispositivi elettronici, oppure spegnere totalmente i dispositivi, e non lasciarli in stand by. È la classica lucina rossa della Tv, che deve essere spenta. La meditazione è un’altra soluzione pratica, ma anche la cristalloterapia. Alcuni cristalli riescono ad assorbire le onde magnetiche, come ad esempio la tormalina nera oppure la graffite.

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In commercio esistono diversi sistemi per assorbire o respingere le onde elettromagnetiche. Questi devono essere applicati nelle zone sensibili della casa, come camere da letto o studi. Si possono fare anche in casa, usando ad esempio la carta stagnola o pellicole speciali, o anche particolari vernici o carte da parati moderne. Inoltre, ci sono alcune accortezze che si possono prendere per respingere le radiazioni:

  • Mai caricare il telefonino accanto al corpo
  • Mai usare il telefono mentre sta caricando
  • Cercare di non mettere dispositivi elettronici in camera da letto
  • Usare il meno possibile il forno a microonde
  • Usare onde a bassa frequenza per il WI-FI ,oppure spegnerlo durante la notte
  • Scollegare i dispositivi in stand by
Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi