%C3%88+possibile+fermare+l%26%238217%3Binfiammazione+intestinale%3F+Rispondono+gli+esperti
inranit
/2022/03/30/possibile-fermare-infiammazione-intestinale-esperti/amp/
Salute e Benessere

È possibile fermare l’infiammazione intestinale? Rispondono gli esperti

Pubblicato da
Lisa Girello

Gli esperti hanno identificato ciò che influenza l’attività degli acidi nello stomaco: scopriamo se è possibile fermare l’infiammazione intestinale.

Dolore allo stomaco (Pexels)

Avere dolore o fastidio a livello intestinale di tanto in tanto è più che normale. Ci sono molte ragioni per il quale lo si ha, e vanno da un’infezione a malattie o disturbi del sistema digestivo. Uno dei disturbi intestinali più gravi è la malattia infiammatoria intestinale (IBD), anche se non è molto comune, spiegano gli specialisti  del National Institutes of Health (NIH). Le IBD si verificano quando le cellule del sistema immunitario dell’intestino reagiscono in modo eccessivo a una minaccia percepita per il corpo.

Spesso, quella minaccia è rappresentata dai normali batteri che compongono il microbioma, una serie di creature microscopiche come batteri, funghi e virus, che vivono nell’intestino. È questa reazione eccessiva che può portare a danni al tratto digestivo. Si possono distinguere due tipi principali di IBD: la colite ulcerosa e la malattia di Crohn.

Ti potrebbe interessare anche >>> Le 5 bevande che aumentano l’infiammazione intestinale

Infiammazione intestinale: come fermarla secondo gli esperti

Benessere intestinale (Pixabay)

Le ricerche precedenti si sono concentrate su come gli acidi biliari prodotti dal fegato lavorano per aiutare ad assorbire il cibo che mangiamo. Ma, secondo una serie di nuovi studi della Harvard Medical School (HMS), queste sostanze che dissolvono i grassi e le vitamine giocano anche un ruolo importante nell’immunità e nell’infiammazione intestinale.

Questo avviene perché regolano l’attività delle cellule immunitarie chiave legate a una varietà di condizioni infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. Il lavoro mostra anche che la presenza e l’attività di questi batteri e le molecole immunitarie che producono, sono notevolmente ridotte nei pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali.

Ti potrebbe interessare anche >>> Dieta antinfiammatoria: cibi e consigli per combattere l’infiammazione

I risultati delle ricerche hanno fornito, quindi, una nuova comprensione meccanicistica su come questi batteri funzionano per mediare la regolazione immunitaria nell’intestino. I ricercatori hanno testato topi e campioni di feci umane. I loro risultati hanno rivelato l’identità di tre attori microbici critici in questa cascata e i geni batterici che regolano la modifica degli acidi biliari. Inoltre, hanno scoperto che i campioni intestinali di pazienti con malattie come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn, hanno livelli nettamente inferiori sia di molecole anti-infiammatorie che di geni batterici responsabili della loro produzione.

Lisa Girello

Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione nel 2021, da sempre mi appassiona la scrittura. Divoro libri da che ne ho memoria ma le mie passioni più grandi sono il cinema, le serie tv, anime e manga. Da brava curiosa quale sono, adoro scoprire cose nuove e collaborare con Inran mi da la possibilità di farlo ogni giorno.

Pubblicato da
Lisa Girello