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Aumenti in busta paga, a chi spetta e come averlo: quanti soldi in più

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Qual è la situazione in merito agli aumenti in busta paga e cosa è richiesto per poterlo ottenere. Quali sono le categorie di lavoratori interessati.

Una donna tiene delle banconote da dieci euro (Pixabay)

Aumenti in busta paga, ci sono delle gradevoli novità dopo quanto stabilito all’interno della Legge di Bilancio per quest’anno. Gli aggiornamenti in questione comportano delle maggiorazioni dovute alla riduzione sulla tassazione legate ai redditi e non solo.

Anche grazie alle riduzioni dei contributi ecco scattare gli aumenti in busta paga. Perché naturalmente meno uscite di natura fiscale ci sono legate allo stipendio ed al reddito in generale e più elevate sono le cifre che tanti cittadini si ritroveranno. Cosa che torna molto utile contro il caro vita che sta influenzando in materia negativa questo periodo.

Chi potrà usufruire di questa bella notizia? Si tratta dei lavoratori dipendenti, anche se la cosa non risulterà uniforme per tutti. Infatti ci saranno delle variazioni di categoria in categoria, anche se a fare la differenza sarà in particolar modo una certa soglia in relazione al reddito.

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Quando ci saranno gli aumenti in busta paga?

Delle banconote di grosso taglio in una tasca (Pixabay)

Per chi rimarrà al di sotto di questo tetto sono previsti 190 euro di maggiorazione. La cifra da non oltrepassare, allo scopo di potere usufruire di questa ottima agevolazione, è di 2692 euro lordi al mese. Non sono contemplati nel novero dei beneficiari i lavoratori dipendenti in ambito domestico.

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Ed in totale invece coloro che otterranno un aumento saranno ben 20 milioni di persone, con una riduzione pari allo 0,8% della quota contributiva per l’intero anno in corso. Poi, ci saranno 135 euro in più per quegli stipendi che si aggireranno sui 20mila euro all’anno, e 190 euro invece per quelli che sono compresi fra tale cifra ed i 30mila euro, sempre annuali. Per una maggiorazione che si aggira sui 12, 50 euro in media al mese.

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E cosa comporterà tutto questo in ambito pensionistico? Assolutamente niente in nessun modo, dal momento che lo sconto sui contributi non avrà alcuna conseguenza. Ciò perché è lo Stato che si è impegnato a coprire la parte ridotta.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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