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Salute e Benessere

Miopia: i rischi di curarla con la chirurgia laser

Pubblicato da
Serena Ponso

Chi è miope sa quanto può essere fastidioso destreggiarsi tra occhiali e lenti a contatto, ecco perché in molti ricorrono alla chirurgia laser, ma quali sono i rischi? Scopriamoli insieme.

Chirurgia laser agli occhi (Pixabay)

Portare gli occhiali per alcuni di noi è davvero un peso. E anche indossare le lenti a contatto può essere problematico. In quanto possono dare fastidio se messe male oppure necessitano in alcuni casi del liquido, della manutenzione, ecc.

Non è dunque facile la vita di chi non vede bene. Ecco perché c’è chi preferisce risolvere il problema una volta per tutte ricorrendo alla chirurgia laser. Ma sappiamo tutti i rischi a cui si può andare incontro con questa operazione?

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Quali sono i rischi della chirurgia laser agli occhi?

Intervento di chirurgia laser (Pixabay)

La chirurgia laser è uno dei modi per curare la miopia, una condizione che in Europa colpisce circa una persona su tre. Eppure questo intervento non è privo di rischi. Ci sono state infatti alcune controversie tra chi la reputa una soluzione sicura e chi invece la considera un rischio per la salute degli occhi. In molti casi le persone hanno infatti ottenuto l’effetto contrario: invece di un miglioramento della vista l’hanno persa del tutto oppure hanno riscontrato gravi effetti collaterali.

Per questo motivo nel 2009 è stato lanciato un progetto, dal titolo LASIK Quality of Life Collaboration Project (LQOLCP)per individuare nello specifico quali sono i rischi associati a questo intervento chirurgico. Sono state incluse in questo progetto 574 persone e dai risultati è emerso che circa il 46% dei partecipanti non aveva alcun sintomo prima dell’intervento chirurgico, però ne ha riscontrato almeno uno in seguito all’operazione, come ad esempio secchezza oculare o abbagliamento. Oltre il 95% dei partecipanti era invece del tutto soddisfatto del risultato.

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I rischi della chirurgia laser LASIK

Detto ciò, non è detto che questa soluzione non comporti rischi e conseguenze. Prendendo in analisi la procedura LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis), uno dei metodi tradizionali sviluppato negli anni ’90, sono emerse le seguenti complicazioni. Durante questa operazione la cornea del paziente miope viene tagliata lungo la circonferenza per creare un lembo che poi deve essere sollevato. Una procedura che permette di correggere la miopia grazie alla luce in entrata che viene focalizzata sulla retina.

Molte persone sono riuscite così a guarire dal loro problema. Ma nonostante ciò può accadere che per anni il lembo corneale tagliato non aderisca alla cornea e invece di guarire si possa spostare, colpendo l’occhio o strofinando su di esso. Ci possono poi essere altre complicazioni correlate all’assottigliamento della cornea, come ad esempio un forte dolore agli occhi. Inoltre, si pensa che questo intervento vada a rompere i piccoli nervi corneali, oltre a indebolire e assottigliare la cornea, e a cambiare la conformazione dell’occhio in modo permanente.

Secondo un articolo, vi è anche il rischio di una crescita epiteliale post operazione tra il lembo corneale e lo stroma sottostante. L’incidenza di tale conseguenza varia dallo 0 al 3,9%, ma può aumentare dal 10 al 20% se l’operazione viene ripetuta. Altra complicazione può essere l’ectasia corneale. In questo caso la cornea assottigliata fa fatica a resistere alla pressione intraoculare, comportando una superficie corneale sporgente e ripida e la perdita della vista.

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I rischi della chirurgia laser SMILE

Oltre al metodo LASKIK vi è però un’altra tipologia di chirurgia laser, nota come SMILE. Si tratta dell’ultimo tipo di chirurgia che si basa sull’estrazione di di lenticoli con una piccola incisione. Dunque in questo caso non è necessario tagliare il lembo corneale e la ferita è molto più piccola rispetto a quella riscontrata con la prima operazione (qui si va dai 2 ai 4 mm, mentre con il metodo LASIK si raggiungono i 20 mm). Dunque i danni ai nervi dovrebbero essere altrettanto minori. Nonostante ciò, anche in questi casi sono stati accusati alcuni effetti collaterali anche gravi, come ectasia corneale.

In conclusione, nonostante questo tipo di chirurgia sia meno rischioso rispetto al precedente, anch’esso non è privo di rischi. Inoltre, nessuna delle due procedure è in grado di riassestare i nervi corneali a livelli normali, nemmeno 5 anni dopo l’intervento.

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Tutto questo per mostrarti quali sono i rischi che comportano interventi di questo tipo. In questo modo potrai fare un’attenta valutazione (sempre insieme al tuo medico) per capire se questa è la soluzione giusta per te.

Serena Ponso

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Serena Ponso