L’abitudine di scuotere la testa quando si ha l’acqua nelle orecchie non è corretta, gli esperti ci spiegano il perché.
A chi non è mai capitato di avere dell’acqua nelle orecchie? È un disturbo che si prova soprattutto in estate quando spesso si fa il bagno al mare o in piscina. Si va sott’acqua e quando si riemerge le orecchie sono tappate e si sente chiaramente che c’è dell’acqua all’interno. La prima mossa che si fa, quella che ci viene d’istinto, è quella di scuotere la testa.
Ma questa abitudine non è corretta. Non si scuote la testa con l’acqua all’interno. Alcuni ricercatori hanno recentemente approfondito l’argomento e hanno scoperto i danni che questa mossa provoca, soprattutto nei bambini. Dunque, da qui alla fine dell’estate non bisogna scuotere la testa quando si riemerge dall’acqua e bisogna insegnarlo soprattutto ai bambini. Ma qual è il motivo?
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La scienza ci viene in aiuto e ci sa dare una spiegazione. Vediamo qual è qui di seguito nell’articolo seguendo le indagini e le scoperte fatte nell’ultimo studio a riguardo.
Gli artefici dello studio sono quattro ricercatori dell’Università Cornell e del Virginia Tech di New York. Con la modellazione 3D hanno ricreato il condotto uditivo di una persona in vetro per vedere come sopportava le sollecitazioni. La spinta necessaria per espellere anche solo 10 grammi di acqua crea danni al cervello. Inoltre, il tutto dipende anche dalla dimensione del condotto, che nei bambini è inferiore, naturalmente.
Dunque, nel cercare di far uscire l’acqua dalle orecchie un bambino proverà a metterci molta forza e questo non farà che fargli fare dei danni al suo cervello. Quindi, impedite ai bambini di fare questa cosa e provate con delle alternative. Mettere il bambino su un fianco può aiutare, l’acqua andrà via dopo un po’ da sola. Molto utile può essere anche una soluzione per orecchie, oppure cercare di scuotere solamente il lobo.
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L’importante è non far scuotere la testa al bambino, e nemmeno gli adulti dovrebbero farlo naturalmente, perché muovendola con tale energia si possono creare dei danni sia nella parte superiore che in quella inferiore che la collega al collo. È necessario fare molta attenzione, il rischio di farsi male sul serio è molto alto.