Il carattere di chi ama i gatti è questo qua (e non è un caso)

Si dice che gli animali assomigliano ai loro padroni e viceversa, allora forse è questo il motivo per cui chi ama i gatti ha questo carattere?

gatto
Gatto (Pixabay)

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Mare o montagna, caldo o freddo, cane o gatto? Le persone si distinguono in base alle loro preferenze e da sempre a chi piace il cane è difficile che piaccia il gatto e viceversa. Ma a cosa è dovuta questa scelta? E se c’entrasse in qualche modo il carattere?

D’altronde il cane viene considerato il migliore amico dell’uomo perché è ubbidente e fedele. E il gatto? Molto spesso menefreghista, narcisista e incapace di affetto. Il gatto è dunque quasi l’opposto del suo “rivale”, o almeno così lo giudicano in molti.

Ma questa differenza di carattere si riflette anche sui padroni? Scopriamolo insieme per individuare che carattere può avere chi ama i gatti.

Perché chi ama i gatti ha questo carattere?

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Ragazza con un gatto (Pexels)

Il carattere del cane e del gatto, così come di ogni qualsiasi altro animale, dipende dalla biologia ed etologia. In questo caso, i gatti si distinguono dai cani per il loro comportamento, ma anche per la loro addomesticazione nel tempo. Lo ha affermato Emanuela Prato-Previde, professoressa associata di Psicologia presso il Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti dell’Università degli Studi di Milano.

Tale addomesticazione si pensa abbia origine in Mesopotamia, all’incirca 12.000 anni fa. I Fenici e gli Egizi li hanno poi diffusi in tutto il Mediterraneo. Ma venendo al carattere, qual è quello che contraddistingue gli amanti dei gatti? Secondo uno studio realizzato dallo psicologo americano Samuel D. Gosling, il quale ha somministrato a un campione di proprietari di gatti e cani un questionario sulla personalità analizzando 5 dimensioni quali l’apertura all’esperienza, il nevroticismo, l’estroversione, la coscienziosità e amabilità, è emerso che i padroni dei gatti avevano punteggi più bassi di amabilità, estroversione e coscienziosità; mentre più alti sono risultati quelli di apertura mentale e nevroticismo.

E ancora, uno studio più recente ha messo in luce come alcuni fattori siano in grado di influenzare la scelta dell’animale domestico, quali ad esempio lo stile di vita del padrone, la personalità e alcune caratteristiche individuali. In conclusione, chi ha un cane tende ad essere più socievole ed estroverso, proprio come il suo amico a 4 zampe, mentre chi ha un gatto è tendenzialmente più introverso. Una differenza di carattere che non è dunque casuale!

Ciò dimostra come l’idea generalizzata che gli animali assomigliano ai padroni e viceversa è del tutto fondata. Ci sono infatti diversi studi che hanno indagato sulla questione e la conclusione finale è sempre la stessa: la persona sceglie il suo animale a propria immagine e somiglianza, diventando un riflesso indiretto della personalità, ma a quanto pare anche diretto!

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