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Salute e Benessere

Starnuto, trattenerlo può far male alla salute. Perché bisogna liberare il naso

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Quando il naso prude e si sente il bisogno di uno starnuto liberatorio, non bisogna trattenerlo perché potrebbe far male alla salute: cosa succede al corpo?

Ragazza raffreddata (Pexels)

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Tantissime persone, magari quando sono in compagnia o in luoghi affollati, quando sentono di dover starnutire, si trattengono. Se trattenere uno starnuto in un luogo pubblico può significare un’azione educata, dall’altra parte, è un’abitudine che potrebbe essere deleteria. Ci sono una serie di rischi che si corrono a non liberare il naso. Vediamo quali sono.

Starnutire è un gesto semplice, un riflesso naturale che si scatena quando il naso prude, dopo essere entrato a contatto con un agente esterno, che può essere della polvere, un forte odore, una forte luce e molto altro ancora. Trattenere uno starnuto non fa bene alla salute, questo perché si rischia di otturare le vie aree con gli stessi agenti patogeni che lo provocano.

Mai trattenere lo starnuto, i rischi che si corrono sono molteplici

Uomo che sta per starnutire (Pexels)

Come già accennato, lo starnuto è un riflesso naturale, un meccanismo di protezione che il nostro corpo attua nel momento in cui un agente esterno entra nella narice. La reazione che si provoca, prevede l’immagazzinamento di aria nei polmoni, e poi una forte espulsione dalle narici.

Se stimolati, i ricettori nel naso mandano determinati impulsi al cervello, mettendolo in allarme, il cervello poi coordina tutti i muscoli coinvolti. Possiamo starnutire per diversi motivi, che possono essere un forte bagliore, e in questo caso si parla di starnuto riflesso fotico, oppure per un’irritazione in vari punti del viso, che possono essere la fronte o le orecchie.

Donna si soffia il naso (Pexels)

Ovviamente, le cause più comuni per cui si starnutisce è l’interazione delle mucose del naso con agenti esterni. Quando starnutiamo, tratteniamo una grande quantità di aria nei polmoni, per poi espellerla con violenza. Se tratteniamo il gesto, i polmoni non trovano sfogo, perciò, l’aria pressurizzata cerca sfogo altrove.

In questo modo, si potrebbero rompere i capillari negli occhi o nei timpani. Non è un caso se, molto spesso, quando starnutiamo ci lacrimano gli occhi o le orecchie si otturano. Per questo, è sempre raccomandato starnutire e liberarsi. Ovviamente, il gesto deve essere compiuto in modo corretto ed educato, senza arrecare fastidio agli altri.

Quindi, mettere le mani davanti al naso è sempre un gesto educato per evitare la propagazione di goccioline di muco, che possono essere decine di migliaia e viaggiare alla velocità di 150 chilometri orari. Tutt’al più, se non si vogliono impiegare le mani, almeno bisogna avere i riflessi giusti per starnutire all’attaccatura dell’avambraccio.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi