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Carenza di vitamina B12, i sintomi più noti e come risolvere

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Quando si ha una conclamata carenza di vitamina B12 e che cosa possiamo fare per porre una soluzione a questo problema.

Una donna stanca (Freepik)

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Carenza di vitamina B12, ci sono dei segnali ben precisi che ci possono avvertire di questa cosa, che va assolutamente evitata. Tale sostanza nutritiva è importante in quanto si trova alla base della produzione dei globuli rossi.

Più ce ne sono e migliore è la qualità del nostro sangue; di conseguenza l’organismo è soggetto ad un maggior benessere. I globuli rossi servono infatti per il trasporto delle molecole di ossigeno in tutto il corpo.

Una carenza di vitamina B12 quindi ha delle ripercussioni che possono diventare via via più serie e che non sono da sottovalutare. Sono diverse le spie che possiamo prendere in considerazione e che ci faranno da avvertimento.

Carenza di vitamina B12, i sintomi e cosa mangiare

Donna alle prese con l’astenia (Freepik)

Di una carenza di vitamina B12 in corso ce ne possiamo accorgere ad esempio dalla stanchezza anche quando ci si trova a riposo, ovvero la cosiddetta astenia. Però ci sono anche altri sintomi quali:

  • disturbi della vista;
  • intorpidimento o formicolio alle mani e ai piedi;
  • ittero;
  • infiammazione e gonfiore della lingua;
  • difficoltà respiratorie anche in assenza di esercizio fisico;
  • mal di testa frequenti;
  • pallore;
  • tachicardia;
  • disturbi dell’equilibrio;
  • difficoltà di concentrazione e di memoria;

Svolgere delle analisi del sangue potrà svelarci se effettivamente siamo soggetti ad una scarsità di questa vitamina, nel caso in cui dovessimo notare uno o più segnali tra quelli indicati. La presenza degli stessi con una cronicità ben marcata dovrà spingerci a chiedere un consulto medico.

Il modo migliore per invertire questa tendenza è quello di cambiare abitudini in fatto di alimentazione. Si consiglia di assumere i seguenti alimenti:

  • fegato di bovino o di vitello (100g): 60 fino a 65 µg;
  • fegato di agnello (100g): 35 µg;
  • caviale (100g): 16 µg;
  • ostriche (100g): 14,5 µg;
  • coniglio (100g): 10 µg;
  • sgombro (100g): 9 µg;
  • cozze (100g): 8,5 µg;
  • prosciutto magro (100g): 5 µg;
  • trota (100g): 4,5 µg;
  • Emmentaler o Camembert (100g): 3,1 µg;
  • salmone cotto (100g): 2,9 µg;
  • mozzarella (100 g): 2 µg;
  • uovo sodo: 1,1 µg;
  • tre cucchiai di quark bombati: 0,7 µg;
  • un bicchiere di latte di mucca: 0,6 µg;
  • un piccolo vasetto di yogurt: 0,6 µg;
  • formaggio fresco (60g): 0,3 µg;
Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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Salvatore Lavino