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Non tutti lo sanno, ma anche la frittura può essere super digeribile: basta fare così

Pubblicato da
Lisa Girello

Come fare una frittura digeribile? Non tutti ne sono a conoscenza ma è più che possibile creare una ricetta leggera anche se fritta, ecco come fare.

Pesce fritto (Canva – Inran.it)

Se vi siete mai chiesti se il fritto può esser preparato in modo più leggero e digeribile, la risposta è sì e tutto sta nella fase di cottura. Infatti molto spesso, nell’olio caldo si forma l’acrilammide ed è molto più presente nelle preparazioni casalinghe che in quelle delle rosticcerie o dei fast food, per esempio.

Questo perché è determinata dall’uso dei grassi, che anche se di scarsa qualità (come il famigerato olio di palma), si deteriorano a temperature elevate, oltre i 200 gradi. Per preparare in fritto più “salutare” ci sono alcuni accorgimenti che si possono mettere in pratica, e di seguito vediamo quali sono.

Frittura super digeribile: i passaggi che non possono mancare

Frittura (Canva – Inran.it)

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L’elemento principale della frittura, oltre ad una pastella ben eseguita, è l’olio. Solitamente l’olio che si usa per friggere è quello di semi, in realtà quello perfetto sarebbe quello extravergine di oliva, perché ha un punto di fumo molto più elevato: 210°C. Il punto di fumo è la temperatura dove il il grasso riscaldato inizia a decomporsi generando sostanze tossiche. Inoltre, l’olio extravergine di oliva, arricchisce il fritto di vitamina E, cosa che l’olio di semi non fa. Anche la quantità è importante, il livello in padella deve raggiungere almeno la metà dello spessore dell’alimento.

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Altri punti importanti riguardano la padella, la quale non deve essere troppo ampia, e la carta assorbente. Quando la frittura raggiunge la croccantezza dorata perfetta, va scolata per togliere l’olio in eccesso che si porta appresso. Il materiale ideale sarebbe utilizzare un mestolo di forato, poi appoggiare la frittura in un sacchetto di carta, infine scuotere il tutto. La carta assorbente classica rischia di contaminare con le sue sostanze chimiche il fritto.

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Inoltre bisogna considerare il gusto della frittura, un’abitudine sbagliata è quella di aggiungere l’olio durante la cottura. Questo procedimento, oltre ad abbassare la temperatura dell’olio, rende il fritto moscio e unto. Per di più, si consiglia di non friggere per più di 20 minuti per non liberare le sostanze tossiche. Anche friggere alimenti congelati, come le patatine, è sconsigliato, poiché favorisce la formazione di acrilammide.

Lisa Girello

Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione nel 2021, da sempre mi appassiona la scrittura. Divoro libri da che ne ho memoria ma le mie passioni più grandi sono il cinema, le serie tv, anime e manga. Da brava curiosa quale sono, adoro scoprire cose nuove e collaborare con Inran mi da la possibilità di farlo ogni giorno.

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