Educazione alimentare: cosa arriva davvero sulle nostre tavole?

Un’educazione alimentare consapevole risulta necessaria per scoprire cosa arriva davvero nelle nostre tavole, per esempio potresti scoprire che mangi soia tutti i giorni senza saperlo.

L’educazione alimentare media di un occidentale è ferma al “non mi piace la verdura” ed è fatta di pasta, pizza, carne, pesce, uova, latte e contorno. Essenzialmente, composta di una dieta mediterranea. Ma si è mai posta la domanda da dove arrivano tali alimenti e da cosa sono composti?

Educazione alimentare cosa è
Educazione alimentare (Canva – Inran.it)

Gli affettati, per esempio, non sono sempre fatti al 100% di carne e spesso sono provenienti da allevamenti esteri, ma non lo si può sapere se si ignora sempre l’etichetta informativa. Anzi, quando lo si viene a sapere, la prima cosa che fa una persona è lamentarsi che acquista alimenti non italiani. Un esempio che fa sempre molto clamore è la provenienza della bresaola IGP, che arriva dal brasile.

Verso un’educazione alimentare: il caso della soia e della carne

Buona parte degli alimenti a base di carne e latte provengono da surgelati, ultra trasformati e sono ricchi di sale, conservanti come nitriti e nitrati. Verdure e legumi, invece, sono considerati minori e sono relegati al ruolo di contorno nella dieta mediterranea. Sono alimenti, però, che qualunque ricerca medica indica da prediligere in ogni pasto.

Campo di soia
Campo di soia (Canva – Inran.it)

I ceci, i fagioli e le lenticchie non sono gli unici legumi che si possono mangiare. La soia è uno di quegli alimenti che la maggior parte delle persone non sa neanche cosa sia e come sia fatta, e che non sa nemmeno di consumare regolarmente in quasi ogni suo pasto. È un legume da cui si ricavano per fermentazione tempeh, tofu, natto e salsa di soia, ma si può consumare anche così, come i fagioli. La maggior parte della soia proviene da monocolture intensive, dove pesticidi, ormoni e fitofarmaci vivono in simbiosi, distruggendo l’ecosistema. Intere foreste sono rase al suolo per fare spazio a coltivazioni e allevamenti. Questa soia finisce dritta nello stomaco di miliardi di animali che macellano ogni anno per finire nei supermercati e nelle tavole.

Il 70% della superficie agricola disponibile in Europa è impiegata per allevamenti intensivi e agricoltura OGM di mais e soia, adibite al solo per dar da mangiare agli animali e poi a chi si mangerà questi animali. L’OGM, oramai, fa parte dell’alimentazione dell’essere umano e semplicemente egli sceglie di ignorarlo. Qualsiasi alimento che si mette sotto i denti è modificato dall’ingegneria genetica, dalla mucca che fa quintali di latte alla scrofa che partorisce tantissimi maialini. Secondo un report del 2022 del WWF, un cittadino europeo mangia circa 60 chili di soia all’anno senza rendersene conto attraverso il consumo di carne, pesce, latte e uova.

perché Disboscamento
Disboscamento (Canva – Inran.it)

Il mercato dell’alimentazione vegetale è in continua espansione perché alla base c’è chi sa come funziona davvero il mercato della carne animale che arriva al supermercato. Non solo allevamenti intensivi ma anche inquinamento atmosferico, inquinamento marino, disboscamento, maltrattamenti, riproduzione massiva decisa dall’uomo e condizioni igieniche disumane. Si è convinti che vada bene mangiare un po’ di tutto ma si è molto lontani da ciò che si pensa di conoscere realmente.

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