Un piccolo serpente come il biacco può essere molto diffuso anche nel giardino di casa: ecco che cosa fare quando si trova uno di questi animali.
Non serve avventurarsi nel fitto dei boschi per trovare serpenti e altri piccoli rettili. A volte è sufficiente camminare in un parco urbano o semplicemente uscire nel giardino di casa per ritrovarsi di fronte a un serpente estremamente diffuso in Italia: il biacco. Ma questa specie è pericolosa per gli esseri umani? Si tratta di un rettile velenoso? E come comportarsi in caso di un incontro con un biacco?

Il biacco (noto con il nome scientifico di Hierophis viridiflavus) è un serpente non velenoso e del tutto innocuo per gli esseri umani. Dal momento che si tratta di una specie estremamente adattabile, che frequenta campagne, giardini e parchi urbani, non è infrequente avvistarlo. Ma come bisogna comportarsi quando si incontra uno di questi esemplari?
Come comportarsi quando si trova un biacco in giardino
Se si incontra un biacco, non bisognerà allarmarsi. Basterà osservare a distanza l’animale, non disturbarlo e proseguire serenamente per la propria strada. Il biacco è un animale molto schivo, che preferisce allontanarsi piuttosto che scontrarsi con un predatore. Se infastidito, invece, potrebbe mordere anche se il suo morso non è fonte di pericolo per gli esseri umani.

Il biacco è un animale molto importante per l’ecosistema, tanto che la sua presenza, anche in un giardino privato, è un segnale positivo indice di un ambiente ricco di biodiversità. Se, per un caso estremamente raro, uno di questi esemplari dovesse entrare in casa e non si riuscisse a farlo uscire, allora sarà meglio contattare i Vigili del Fuoco o i Centri di Recupero per Animali Selvatici (CRAS), che sapranno gestire la situazione in sicurezza.
Informazioni e curiosità su uno dei serpenti più diffusi in Italia: il biacco
Il biacco è un serpente non velenoso appartenente alla famiglia dei Colubridi. Il biacco predilige ambienti ricchi di luce e particolarmente secchi e si trova di frequente nelle campagne e nei giardini. Secondo quanto riportato dalla IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), il suo areale di diffusione si estende in Europa meridionale, dalla Spagna alla Croazia all’Italia, alla Svizzera, alla Germania Meridionale, all’Austria e alla Slovenia.

Nelle città italiane i serpenti velenosi come le vipere sono estremamente rari, mentre sono più frequenti in zone boschive o nei pressi di parchi. Gli esemplari presenti nei centri abitati sono del tutto innocui sia per le persone che per gli animali. Sul profilo Instagram dell’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa), è stato condiviso un post per spiegare le differenze tra le specie di serpenti, tra quelle velenose come le vipere e quelle innocue come le bisce o il biacco.
Come riconoscere il biacco: le caratteristiche di questo rettile
Mentre il biacco ha una lunghezza compresa tra un metro fino a quasi due metri, la vipera è lunga non più di ottanta centimetri. Il biacco attacca solo per difesa, ma nella maggior parte dei casi si allontana quando si trova a contattato con l’essere umano; può avere una colorazione nera e gialla ma anche nera, grigia e marrone.
Il biacco è quindi una specie innocua abbastanza riconoscibile per i suoi colori. Il bruno/nero o verde/nero del dorso è punteggiato da piccole macchie gialle, che possono diventare trasversali o longitudinali, mentre il ventre può essere bianco-giallastro o grigiastro. Gli esemplari maschi hanno una lunghezza che può arrivare al metro e mezzo, mentre le femmine non superano i 120 centimetri.