Quello di approcciare alle bevande alcoliche in un percorso di perdita peso è tra gli errori più comunemente commessi.
All’interno di un percorso volto al recupero della forma fisica o di mantenimento del peso corporeo, è bene non abbandonarsi alle tentazioni. Per tentazioni non intendiamo unicamente alimenti dolci, cibo spazzatura o prelibatezze preconfezionate e industriali. Rientrano nella categoria anche tutte le bevande alcoliche.

Chi sceglie di intraprendere una dieta, deve necessariamente imparare a revisionare le proprie abitudini alimentari, anche per ciò che riguarda quel che si beve. Appare saggio valutare l’apporto calorico e la composizione dei cibi e delle bevande consumate: nemiche assolute della perdita peso, quelle alcoliche si posizionano tra le più sottovalutate.
Bevande alcoliche durante la dieta: perché starne alla larga
Purtroppo, le bevande alcoliche vengono eccessivamente trascurate dal punto di vista del conteggio calorico. Erroneamente non si considera che l’alcol può contribuire ad apportare all’organismo un dato calorico che non può affatto essere ignorato. Chiaramente, esso varia in base al tipo di bevanda consumata e alla frequenza con cui viene fatto. In ogni caso, va sottolineato che può incidere sul bilancio giornaliero, finendo per vanificare ogni sforzo compiuto o rendere più difficile ottenere dei risultati.

Sulla base di questi presupposti, si rende fondamentale acquisire consapevolezza del numero di calorie a cui si va incontro quando si sceglie di abbondarsi al piacere di una bevanda alcolica. Tra gli errori più comuni che vengono commessi da chi è a dieta, vi è il ritenere calorico un piatto di pasta o un dolce, non pensando invece alle calorie legate alle bevande. E’ vero che l’alcol può fornire energia, tuttavia le calorie che porta con sé possono accumularsi rapidamente e il surplus energetico che ne deriva può rendere più difficoltosa la perdita peso se non, addirittura, contribuire alla formazione di grasso in eccesso.
Esploriamo, dunque, un mondo troppo spesso lasciato dietro l’angolo: quello delle calorie nascoste dell’alcol e delle bevande più comunemente consumate. Questi dati potranno lasciare di stucco, a tal punto da rivalutare le proprie abitudini.
Alcol e perdita peso: a cosa è necessario rinunciare per ottenere risultati
L’uomo convive con le bevande alcoliche sin dai tempi più antichi. Oggi come secoli fa, è quasi impossibile pensare ad un appuntamento con gli amici senza un aperitivo o una birra a condire il momento, così come un bicchiere di amaro o di grappa a fine pasto. Le bevande alcoliche sono talmente integrate nella nostra quotidianità che risulta quasi paradossale il fatto che in pochi sappiano cosa contengano realmente.

Sono composte per la maggior parte di acqua, tuttavia a contraddistinguere l’alcol è la presenza di etanolo, noto anche col nome di alcol etilico. E’ una sostanza che offre all’organismo un’importante carica di energia, tuttavia non si tratta di un nutriente.
Le calorie contenute nell’alcol non sono funzionali per l’organismo ed ecco che andrebbero considerate “vuote” (quali sono i cibi con calorie negative che possono aiutare nella perdita peso). In media l’etanolo conta 7kcal per grammo, 9 grassi e 4 proteine e carboidrati. In molti Paesi viene utilizzata un’unità di misura standard, l’Unità Alcolica che vale 12 grammi e corrisponde a un bicchiere di vino di mezza gradazione, una lattina di birra di media gradazione o un bicchierino di superalcolico.
Cosa non bere durante una dieta
Analizzando le bevande alcoliche dal punto di vista calorico (senza basarci unicamente sul tasso alcolico, considerando che una grappa viene bevuta nel quantitativo di un bicchierino mentre un cocktail può essere consumato anche in bicchieri di grandi dimensioni), mettiamo una croce sopra questi nomi se siamo in perdita peso, elencati in ordine di gravità: Pina Colada (con 650 calorie), Long Island Iced Tea (con 400 calorie), Limoncello (con 220 calorie ogni 100 ml), birra doppio malto (con 170 calorie ogni 200 ml), Porto (con 115 calorie per 75 ml).