Sin dai tempi antichi si pensa che gli esseri viventi siano avvolti da una sorta di aura luminosa, ora, grazie a uno studio, ne abbiamo la conferma.
È stata scovata quasi per caso, durante un test in laboratorio, e ha dato conferma alle tante credenze sostenute nel corso dei millenni e mai, almeno prima d’ora, potute dimostrare scientificamente. Parliamo dell’aura, quell’alone luminoso invisibile a occhio umano ma percepibile che, secondo la parapsicologia, avvolgerebbe il corpo di ogni essere vivente.

Aura, che in greco significa soffio, riconduce proprio al senso di soffio di vita, ma anche a una percezione invisibile. L’aura è una alone luminoso, una luce flebile il cui significato affonda le radici nei tempi antichi, tanto che la si può rintracciare nell’antico Egitto, nei testi sanscriti dell’India, poi risalire a ogni epoca, arrivando fino alla nostra. La religione cristiana, poi, si è appropriata di questo fenomeno per descrivere la magia e la purezza delle figure celestiali.
Scoperta l’aura, l’alone luminoso che avvolge il corpo degli esseri viventi
Dunque, l’aura sarebbe un fenomeno reale, scientificamente provato? Forse non è proprio lo stesso concetto tramandato nei secoli, ma qualcosa di simile. I ricercatori dell’Università di Calgary e del Consiglio Nazionale delle Ricerche del Canada, durante alcuni test in laboratorio, si sono imbattuti in questo strano fenomeno, osservando per la prima volta una specie di luce attorno ai topolini analizzati.
Pubblicato sulla testata The Journal of Physical Chemistry Letters, lo studio svolto in Canada mette in evidenza un fenomeno fisico molto particolare, una sorta di luminosità che avvolge il corpo dei topi, probabilmente innescata dall’attività metabolica delle cellule. Si tratta dell’emissione di fotoni, quasi impercettibile, rintracciata tramite apposite apparecchiature, proprio sul corpo dei topi da laboratorio.

Il test ha testimoniato la vitalità di un essere vivente e questa debolissima luce, definita come ultraweak photon emission (UPE), generata dal corpo di qualsiasi essere vivente, comprese le piante, a protezione degli agenti esterni e in risposta allo stress. La luce è stata catturata grazie a speciali telecamere digitali in grado di visualizzare i fotoni all’interno di una scatola buia nel quale sono stati inseriti i topolini.
Flebile luce attorno al corpo dei topi, scoperta l’emanazione luminosa degli esseri viventi
Naturalmente, non si tratta dell’aura mistica di stampo religioso, ma di un processo vitale messo in pratica dagli esseri viventi, quindi con la temperatura del corpo calda. Quando il corpo muore e diventa freddo, la luce si affievolisce fino a sparire. I fotoni si diffondono in tutte le parti del corpo, focalizzando la maggiore intensità soprattutto presso la testa, gli arti e gli organi vitali.

“I topi vivi emettono una forte UPE, una UPE che svanisce lentamente dopo il decesso”, scrivono i ricercatori. Utilizzando le stesse telecamere speciali, gli studiosi hanno poi registrato le attività di alcuni vegetali, ottenendo risultati simili. La cosa interessante è che la luce si intensifica quando il soggetto percepisce stress e pericolo.
Se i topi, chiusi in scatole scure, hanno aumentato la propria luminosità per via dello stress e della paura, così le piante, una volta staccate le foglie, hanno intensificato la loro attività, continuando a emettere fotoni in risposta allo stress e alle lesioni.