E’ la bevanda più acquistata, ma nasconde un pericolo: cosa è stato scoperto

La bevanda più famosa al mondo è additata come la più inquinante: scopriamo di quale si tratta e perché. Cosa è bene sapere

Oggi sugli scaffali dei supermercati abbiamo l’imbarazzo della scelta sul fronte delle bevande. Marche e tipi diversi, con più o meno zucchero, ma tra tutte ce n’è una che non va mai in pensione e che detiene il primato della più acquistata al mondo.

Coca-Cola inquinante
Bevamda più famosa ma pericolosa (Inran.it)

Parliamo della Coca-Cola, la bevanda nata alla fine dell’Ottocento, quasi per caso, che non vive però un buon momento. La nota multinazionale del beverage si è riconfermata al primo posto di una triste classifica mondiale. Nasconde, infatti, un grave pericolo, e tutti dovremmo saperlo.

Il triste primato di Coca-Cola

La Coca-Cola è tra le aziende più inquinanti al mondo sul fronte della plastica. È questo il triste primato che l’azienda detiene quest’anno e non è la prima volta. Si tratta, infatti, del sesto anno consecutivo. Insieme a lei altri noti marchi come PepsiCo, Danone, Nestlé e Altria.

Ma perché è ai vertici di questa triste classifica? Secondo le stime di Oceana, organizzazione no profit che si occupa della conservazione degli ecosistemi marini, Coca-Cola ogni anno vende oltre 100 miliardi di bottiglie di plastica monouso, la maggior parte di queste finisce nelle discariche e nelle peggiori delle situazioni direttamente in mare.

Coca-Cola inquinante
Bottiglie e lattine di Coca-Cola (Inran.it)

Secondo l’organizzazione, entro il 2030 le bottiglie di plastica di Coca-Cola contribuiranno a rilasciare nei mari e negli altri corsi d’acqua oltre 600 milioni di chilogrammi di rifiuti plastici. Si tratta dell’equivalente di 220 miliardi di bottigliette da mezzo litro.

Le conseguenze devastanti sull’ambiente

Sappiamo bene che i rifiuti plastici rappresentano una grande minaccia per il nostro ecosistema che in parte è stato già alternato da montagne e montagne di rifiuti. L’impatto della plastica è, infatti, diretto sia sull’ambiente che sulla salute di persone, animali e piante.

I pesci la ingeriscono, gli uccelli la usano per costruire nidi e l’uomo è fortemente esposto alle microplastiche riscontrate negli alimenti che ingeriamo e nell’acqua e dunque finiscono direttamente nel sangue, nei polmoni e addirittura nel cervello secondo un recente studio.

Coca-Cola inquinante
Una montagna di rifiuti di plastica (Inran.it)

C’è poi il clima che, come sappiamo, si sta profondamente modificando per via dei combustibili fossili che aumentano la presenza di carbonio nell’atmosfera.

Cosa sta facendo Coca-Cola

Ma davanti a questo quadro devastante, come sta reagendo la multinazionale? Si sta impegnando per mitigare il suo impatto ambientale? Coca-Cola punta su imballaggi riutilizzabili e sul riciclo. In alcuni mercati, come in Europa, ha introdotto i tappi attaccati alle bottiglie per ridurrne la dispersione ma per molti sono solo iniziative di facciata, una narrazione che non porta risultati concreti e sufficienti.

Sono in molti, però, i consumatori che proprio per questi motivi non stanno più scegliendo l’azienda. Ognuno di noi, infatti, può fare la propria parte con una scelta consapevole e contribuire in modo incisivo ad eliminare la plastica, optando per le soluzioni in vetro o in alluminio che sono più facilmente riciclabili.

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