Un’acqua di un noto marchio è sotto accusa e si parla addirittura di scandalo. Ecco perché hanno richiesto lo stop alla vendita
In Francia è scoppiato un vero caos riguardo uno dei marchi d’acqua più famosi al mondo. Parliamo di uno di quelli più acquistati dai consumatori, quindi non si fa che parlare di questa notizia, ormai diffusa a livello globale. Il marchio in questione è Perrier. Quella che per decenni è stata pubblicizzata come un’acqua pura, sicura e naturale, oggi si trova al centro di uno scandalo che coinvolge la multinazionale Nestlé, funzionari pubblici e perfino membri del governo. Non sono mancate le denunce.

Lo scorso anno Le Monde e Radio France hanno rivelato che Nestlé avrebbe trattato acque come Perrier, Vittel e Contrex con metodi vietati, spacciandole per naturali.
Perrier stop alla vendita: cosa hanno messo nelle bottiglie
Secondo le indagini, le acque sarebbero state sottoposte a un processo di microfiltrazione non autorizzato, andando contro a quello che indicavano le normative europee. Non si tratta solo di non rispettare le regole, ma anche di una possibile presenza di sostanze pericolose nelle acque, come pesticidi e batteri fecali. In questo modo Nestlé ha preso in giro i consumatori e li ha ingannati, continuando ad incassare soldi, basandosi sulla loro fiducia.

Nel frattempo, è stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta, con l’obiettivo di fare chiarezza. Ma il rapporto finale, uscito nel maggio 2025, ha rivelato qualcosa di ancora più grave: il governo francese avrebbe tentato di nascondere la questione, autorizzando la censura di alcuni passaggi importanti dei rapporti sanitari che denunciavano la contaminazione delle sorgenti Perrier in Occitania.
Insomma, per anni tutto è andato avanti nel silenzio, tra controlli aggirati, pressioni politiche e complicità sospette.
L’iniziativa legale contro Perrier
Vista l’inerzia delle istituzioni e la mancanza di azioni concrete da parte di Nestlé, UFC-Que Choisir ha deciso di rompere il silenzio e passare all’attacco, avviando tre azioni legali con un obiettivo preciso: togliere subito Perrier dal mercato e fare luce su eventuali reati di frode e corruzione.
Ecco cosa prevede l’iniziativa legale:
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Un ricorso urgente al tribunale di Nanterre, per chiedere il ritiro immediato delle bottiglie, lo stop alla vendita e la fine delle pratiche ingannevoli legate all’etichettatura “acqua minerale naturale”.
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Una denuncia penale contro Nestlé Waters, che punta il dito anche contro i dirigenti pubblici che avrebbero coperto le irregolarità. Si parla di frode, falsificazione e pratiche commerciali scorrette, aggravate da connivenze istituzionali.
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Un esposto alla Corte di Giustizia della Repubblica, contro quattro ex membri del governo accusati di non aver agito, pur essendo a conoscenza di ciò che stava accadendo.
Il primo appuntamento con la giustizia è fissato per luglio 2025, con la procedura d’urgenza che potrebbe segnare un passaggio fondamentale. Se il tribunale accoglierà la richiesta, sarà la prima vera vittoria dei consumatori in questa vicenda.
Ma oltre al ritiro delle bottiglie, ora in gioco c’è qualcosa di molto più grande: la fiducia dei cittadini, la credibilità delle istituzioni, e il diritto di sapere cosa davvero finisce sulle nostre tavole.