Riscaldare l’acqua in casa incide sui nostri consumi, più di quanto possiamo pensare: scopri come contenere i costi usando uno strumento specifico piuttosto che la classica pentola sui fornelli a gas.
La casa è il nostro rifugio quotidiano in cui passiamo momenti significativi della nostra esistenza, ci prendiamo cura di noi e ci ristoriamo dopo il tempo passato fuori.

Visto il ruolo centrale delle nostre abitazioni sulle nostre vite è necessario prendersene cura con grande attenzione: oltre ad arredarla in linea con i nostri gusti e renderla funzionale, è fondamentale pulirla regolarmente, metterla in ordine e occuparsi della sua gestione.
Pilastro della nostra esistenza, la casa comporta costi non da poco, tenendo conto della sua manutenzione, ma anche delle spese legate alla sua gestione nel quotidiano, che incidono fortemente sulle bollette.
Per ottimizzare i costi e i tempi vengono in nostro aiuto dei trucchetti che ci svoltano la vita: scopriamo di seguito uno che riguarda il modo di scaldare l’acqua.
Come riscaldare l’acqua: bollitore vs fornelli a gas
Ti serve dell’acqua bollente per cucinare o per pulire? Sappi che riscaldare l’acqua non solo richiede tempo, ma determina anche un grande spreco di energia, impattando sulle nostre bollette.

Questo vale soprattutto se si ricorre ai fornelli a gas rispetto che a a un bollitore elettrico. Per quanto riguarda le tempistiche la pentola tradizionale sul fornello a gas richiede tra i 5 e gli 8 minuti per riscaldare l’acqua (4 se il forno è a induzione), mentre il bollitore mediamente tra i 2 e i 3 minuti.
In merito ai consumi il bollitore elettrico riesce a fornire tutta l’energia all’acqua, contenendo così la dispersione a livello termico, a differenza di una pentola su un fornello a gas, consentendo di migliore la proprie efficienza a livello energico e di conseguenza di impattare meno sulle bollette. Se si possiede un piano a induzione si consuma più o meno come il bollitore.
Bollitore: dai pro ai contro
In termini di praticità il bollitore è anche in questo caso sul podio: si preme un pulsante e si aspetta pochissimo, ottenendo in tempi rapidissimi l’acqua riscaldata.

Il bollitore poi si spegne da solo, raggiunga la temperatura selezionata, essendo la soluzione migliore anche in termini di sicurezza.
Diverso è per l’acqua scaldata con la pentola sui fornelli a gas, che richiede più accortezze, dovendo posizionarla con attenzione e non potendo dimenticarsene, controllandola di tanto in tanto per ragioni di sicurezza e per evitare gli sprechi.
Mezzo anche più sicuro, l’unico contro del bollitore è che dura tra i 3 e i 5 anni e se non si pulisce in modo regolare, eliminando il calcare, si rischia che si rovini anche prima. Invece, le pentole e il piano cottura durano anche decenni.