La verità sulla liquirizia: l’allerta che sta facendo tremare i consumatori in Europa

Sembra innocua, ma la liquirizia può causare seri problemi di salute: ecco l’allerta che arriva direttamente dalla Francia.

La liquirizia, lo ammetto, l’ho sempre vista come un piccolo piacere. Una caramella nera, magari amara ma piacevole, oppure una tisana digestiva da bere la sera, convinta di fare del bene al mio corpo.

liquirizia pericolo
La verità sulla liquirizia: l’allerta che sta facendo tremare i consumatori in Europa – Inran.it

Mai avrei pensato che potesse essere un ingrediente da monitorare con così tanta attenzione. E invece, a metterci in guardia, è stato un recente comunicato dell’ANSES, l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare, che ha acceso i riflettori su qualcosa che spesso diamo per scontato.

Liquirizia: i segnali che invia il corpo quando stai esagerando

L’allerta nasce da un’analisi su oltre cento casi di effetti avversi legati al consumo di prodotti che contengono liquirizia: non solo caramelle, ma anche bevande, integratori, snack e perfino gelati. Il problema è l’acido glicirrizico, una sostanza naturale presente nella radice di liquirizia che, se assunta in quantità eccessiva, può provocare:

  • ipokaliemia (cioè carenza di potassio nel sangue)
  • ipertensione
  • disturbi cardiaci nei soggetti predisposti
liquirizia caramella
Liquirizia: i segnali che invia il corpo quando stai esagerando – Inran.it

Personalmente, non mi ero mai posta il problema, finché non ho iniziato a leggere meglio le etichette. Perché il punto è proprio questo: la liquirizia è ovunque. Un po’ nel tè, un po’ nelle caramelle, un po’ in una bibita… e senza accorgercene, superiamo facilmente la soglia di sicurezza.

Mangiare liquirizia: chi rischia di più

A essere più vulnerabili sono le donne in gravidanza o allattamento, i bambini, chi ha la pressione alta, problemi ai reni o al fegato. Ma anche chi prende farmaci dovrebbe stare molto attento: la liquirizia può interferire con diuretici, cortisonici, antipertensivi e persino con i medicinali per il cuore.

rettangoli di caramelle liquirizia
Mangiare liquirizia: chi rischia di più – Inran.it

Il problema è che non sempre è facile accorgersi della sua presenza. Le normative europee obbligano i produttori a segnalarla solo sopra una certa quantità. Ma l’ANSES dice chiaramente che non basta. Per chi è a rischio, anche una piccola dose può fare la differenza, e la richiesta è di indicare la presenza di liquirizia anche quando è minima.

Come mi regolo ora e cosa dovremmo fare tutti

Da quando ho scoperto tutto questo, ho cambiato alcune abitudini. Leggo attentamente le etichette, soprattutto di prodotti che prima davo per scontati. Evito di consumare nello stesso giorno più alimenti o bevande con liquirizia, e se assumo farmaci, dico sempre al medico se ne faccio uso.

Non serve demonizzare la liquirizia, ma conoscerla meglio sì. Perché dietro a un sapore forte e piacevole si nasconde un ingrediente potente, che merita attenzione. Se anche i produttori iniziassero a essere più trasparenti, magari potremmo scegliere con più consapevolezza.

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