“Ho capito una cosa importante”, se anche tu fai questo sui social dovresti scoprire cosa dice di te

Ormai tendiamo a confondere realtà e realtà virtuale, ma sui social ci comportiamo sempre in modo diverso da quello che siamo davvero.

Ormai siamo tutti dipendenti dagli smartphone, inutile negarlo, inutile nascondersi. Il fatto è che oggi, la realtà virtuale è diventata un punto essenziale della nostra quotidiana, fin quasi a scansare la realtà, quella vera, generando in noi una doppia identità. Due “profili cognitivi” che spesso si presentano in modo differente e che utilizziamo in modo alternato a seconda dei contesti.

Persone connesse tramite social
Persone connesse tramite social – Inran.it

I social possono rivelare comportamenti totalmente differenti da quelli che, in realtà, siamo soliti adottare. Ad esempio, tante persone che nella vita reale sono insicure, timide e con una bassa autostima, trovano nel web uno sfogo emotivo, mostrandosi invece sicuri di sé, forti, convincenti. Un comportamento digitale che spesso prende il sopravvento, ma che non rappresenta minimamente la realtà.

Il comportamento digitale, quando la dipendenza da smartphone genera una falsa immagine di se stessi

I social media fanno parte della nostra quotidianità, tanto che vivere senza sembra quasi impossibile. Questi influenzano profondamente la nostra psiche e spesso incidono anche sul nostro benessere psicologico. Questi strumenti e queste piattaforme generano una dipendenza emotiva che gli psicologi definiscono come dipendenza da gratificazione digitale.

Si cerca conforto nei social, si cercano i like, si cercano i complimenti, un comportamento che accresce la propria gratificazione, con il cervello che percepisce questa sorta di ricompensa, rilasciando dopamina. I social media, dunque, rappresentano un pericolo concreto, perché rischiano di sostituirsi alla vita reale. Più una persona è insicura e più necessita di certi meccanismi per esporsi.

Ragazzi alle prese con gli smartphone
Ragazzi alle prese con gli smartphone – Inran.it

Chi pubblica costantemente selfie, ad esempio, è in cerca di approvazione costante, un’approvazione esterna, non è solo sintomo di vanità, oppure, se si ricevono pochi like, si tende a cancellare il post. Si tratta di segnali molto comuni tra la popolazione e sottolineano un comportamento malsano, un confronto sociale amplificato dai social. Tuttavia, dietro a questo comportamento, si celano insicurezza e insoddisfazione.

Dipendenza da social, in cerca di gratificazione digitale per nascondere insicurezza e insoddisfazione

Il mondo dei social è molto pericoloso, poiché mostra soltanto il lato positivo, il lato materiale, quello della bellezza e del lusso, della bella vita, del denaro, ma si tratta di un mondo fittizio, di sola apparenza. In realtà, dietro non c’è nulla, anzi, spesso è proprio il contrario di ciò che si mostra. Dietro ai social si nascondono sentimenti di insicurezza, di insoddisfazione, di frustrazione per la propria vita.

Comunità digitale
Comunità digitale – Inran.it

Tutto ciò fa perdere il contatto con la vita reale, perché ci si misura con standard irraggiungibili. Alla dipendenza da gratificazione digitale è connesso anche un altro fenomeno, quello dell’ansia sociale digitale, ossia la ricerca del post perfetto per ricevere più interazioni possibili, ma anche la paura di ricevere giudizi negativi, di non piacere. Una schiavitù psicologica che ci rende vulnerabili e che genera stress.

È importante utilizzare i social con consapevolezza, sapersi disconnettere quando necessario, recuperare la vita reale, investire tempo in attività davvero gratificanti e autentiche. Insomma, l’uso equilibrato dello smartphone migliora il proprio benessere psicologico e la qualità della vita stessa.

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