Andare in vacanza fa bene alla salute e se a questo si aggiunge anche la possibilità di ottenere un bonus è tutto dire.
Il lavoro generà stress e su questo siamo tutti d’accordo, così come ormai la letteratura scientifica è concorde nel ritenere che le vacanze fanno bene alla nostra salute spico-fisica. Andare in ferie però non è sinonimo di vacanza; sono sempre di più gli italiani che non possono permettersi di partire visti i rincari degli ultimi anni. Per questo i bonus rappresentano un aiuto concreto e si parla di cifre consistenti come 2.800 euro il discorso si fa davvero serie. Ma non succede in Italia.

Le vacanze fanno bene alla salute e ormai non è solo un modo di dire. Per quanto la letteratura scientifica sia ancora scarsa in questo ambito, quelle poche ricerche condotte sono tutte concordi nel ritenere che con due o tre settimane di ferie i lavoratori riescono a ristabilire una migliore attività cognitiva dovuta alla riduzione dello stress. Il lavoro è certamente solo uno dei fattori che lo provoca, ma è anche la voce grossa in questo senso. Il distacco completo dalla quotidianità permette proprio di ridurre i livelli di stress cronico.
Il monito degli esperti però uno: affinché le vacanze abbiano reali effetti positivi è fondamentale che il distacco sia effettivo. Una volta in vacanza non si risponde neanche alle mail di lavoro.
Da quel poco che è stato indagato poi, sappiamo ormai oggi che anche il solo pensare alle ferie e alla partenza verso la meta delle vacanze riesce ad avere un impatto positivo. L’effetto è dovuto al maggior rilascio di dopamina; questo neurotrasmettitore svolge un ruolo importante nella registrazione delle sensazioni piacevoli provocate dalle nuove esperienze e dalle gratificazioni. Insomma pensare alle vacanze rilascia dopamina la quale a sua volta ci permette di sentire una sensazione di piacere.
Perché i bonus vacanze diventano sempre più importanti
Lo scenario internazionale degli ultimi 5 anni è cosa ormai ben nota, così come noto è l’aumento dei prezzi in tutti i settori, anche quello vacanziero. Non tutti i lavoratori possono permettersi di spendere migliaia di euro anche solo per una settimana fuori casa e così in molti non partono. Per questo motivo sono stati introdotti i bonus vacanze.

Non tutti i bonus sono però uguali. Alcuni Stati europei si sono resi conto della necessità di aiutare i lavoratori in questo, anche perché un lavoratore che ha ottenuto benefici reali dalle vacanze è anche un lavoratore che al rientro è più operativo.
Per questo motivo in Germania il bonus vacanze arriva a cifre importanti come 2.800 euro. Si tratta di un vero e proprio extra che si aggiunge allo stipendio normale durante il periodo delle vacanze. Uno dei dati più scioccanti poi, è che il 72% dei lavoratori con contratti collettivi riceve questa tipologia di aiuti. Numeri altissimi se si considera il caso italiano.
Ovviamente anche in Germania l’assegno varia e i settori che ricevono di più sono quelli metalmeccanico, automobilistico, elettrico e della lavorazione del legno. In alcuni casi poi, il bonus può arrivare al 50% delle retribuzione mensile. E in Italia?
Bonus vacanze, in Italia c’è ma non è per tutti
Anche in Italia esiste il bonus vacanze. L’aiuto è erogato dall’INPS, ma non ricevono le cifre indicate prima e soprattutto non tutti i lavoratori possono accedervi.

Il bonus vacanze nel nostro Paese è riservato a determinate categorie di lavoratori. Parliamo dei dipendenti con figli e pensionati della pubblica amministrazione. Rientra nel progetto Estate INPSieme ed Estate INPSieme senior e permette di coprire spese di viaggio, alloggio e attività ricreative. L’assegno può arrivare fino a 2.100 euro, con una base minima di 600 euro per soggiorni di una settimana, ma dipende dall’ISEE presentato dal nucleo familiare.