In estate, asciugare il bucato all’aria aperta ci sembra una buona idea perché si asciuga subito: ecco però cosa rischi. Lo sapevi?
Sono davvero in tanti quelli che non aspettano altro che l’arrivo dell’estate per poter fare tante lavatrici in una giornata. Questo perché il bucato si asciuga in un batti baleno, e quindi c’è la possibilità di far un maggior numero di lavatrici. Non dimentichiamoci che d’estate si lavano i panni con maggiore frequenza, anche perché si suda di più. Tuttavia secondo gli esperti, forse non è così positivo stendere i panni con temperature così elevate. Ma qual è il motivo?

La verità è che con l’arrivo dell’estate, arrivano anche le prime allergie per vie del polline. Anzi si inizia dalla primavera! Quindi stendere il bucato nei giorni con un elevato tasso di polline, potrebbe aumentare le allergie per coloro che ne soffrono. Soprattutto quando stendiamo biancheria intima o lenzuola. Il bucato bagnato, infatti agisce come se fosse una vera spugna e assorge il polline presente nell’aria e si deposita nelle fibre. Ed è per questo che i sintomi di allergie aumentano quando ci troviamo in casa.
Stendere i panni all’aria aperta: perché può essere rischioso
Stendere il bucato all’aperto d’estate può sembrare la scelta più naturale e comoda, ma non sempre è la più salutare, soprattutto per chi soffre di allergie. Con l’arrivo dei mesi più caldi, infatti, i livelli di polline nell’aria stanno salendo alle stelle in molte zone d’Italia, soprattutto nella zona dell’Italia centro meridionale. E questo rappresenta un vero problema per chi è sensibile ai pollini.

Chi è allergico di solito sa già come difendersi: antistaminici a portata di mano e uscite limitate nelle giornate critiche. Ma pochi pensano al bucato come a un possibile causa di polline. E invece è proprio così: secondo gli esperti, i tessuti, soprattutto quelli naturali come cotone e lino, tendono a catturare e trattenere le particelle presenti nell’aria, incluso il polline. Quindi, stendere all’esterno significa esporsi al rischio di riportare in casa ciò da cui si cerca di fuggire.
Anche se a prima vista i panni sembrano puliti e profumati di sole, possono essere pieni di allergeni invisibili. Basta poi portarli in casa perché quei granelli fastidiosi restino in circolo per ore, scatenando reazioni come prurito agli occhi, starnuti, naso congestionato o, nei casi peggiori, vere e proprie crisi allergiche.
La soluzione? Meglio asciugare tutto in casa. Anche se può sembrare una rinuncia al classico bucato “al profumo di vento”, è una scelta molto più sicura nei periodi di alta concentrazione pollinica. Se lo spazio è poco, basta uno stendibiancheria pieghevole in una stanza ben ventilata o vicino a una finestra aperta (ma non troppo!).
Negli ultimi giorni, i social si sono riempiti di post di persone che lamentano tosse, bruciore agli occhi e altri fastidi legati proprio all’esposizione al polline. E la cosa sorprendente è che a essere colpiti non sono solo i soggetti allergici dichiarati, ma anche chi non aveva mai manifestato sintomi prima d’ora.