È arrivata la svolta dei cibi scaduti. Ebbene sì, ci sono cibi che, anche dopo la data di scadenza, possono essere consumati
Succede davvero molto spesso di essere costretti a sprecare cibo. Questo spesso succede per una nostra disattenzione. Succede, infatti, che al supermercato tendiamo ad acquistare prodotti che già abbiamo, oppure di prenderne troppi. Ma spesso succede anche che dimentichiamo di consumare determinati prodotti, e quando ce ne rendiamo conto…sono già scaduti!. Quando notiamo che la i prodotti conservati hanno superato la data di scadenza, tendiamo a buttarli, ma da oggi non sarà più così.

In molti non sanno, infatti, che alcuni c’è una lista di alimenti che possono essere consumati, anche se scaduti. Ebbe ne sì, se li ingeriamo non rischiamo di sentirci male. Ma quali sono? Lo scopriamo subito!
Alimenti scaduti: quando buttarli è uno spreco inutile (e quando no)
Succede di frequente di buttare un alimento solo perché ha superato la data di scadenza, per paura di sentirci male.. Ma la verità è che, nella maggior parte dei casi, stiamo solo contribuendo allo spreco alimentare, senza reali motivi. La chiave per capire se un alimento è ancora sicuro sta nel distinguere due cose: la scadenza vera e propria e la data di preferibile consumo. Sono indicazioni molto diverse, ma spesso confuse.

Quando leggiamo “da consumarsi entro il…”, siamo davanti a una data tassativa: si tratta di prodotti freschi e altamente deperibili, come carne, pesce, latticini freschi. Superare quella data può davvero essere rischioso.
Invece, la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” indica un termine minimo di conservazione. Questo significa che, se ben conservato, l’alimento può essere consumato anche dopo quella data senza pericoli, anche se il gusto o la consistenza potrebbero leggermente cambiare. Ecco perché imparare a leggere queste etichette con maggiore consapevolezza è un passo importante per evitare sprechi inutili.
I prodotti da dispensa: resistenti per natura
Alcuni alimenti sembrano fatti apposta per durare. La pasta secca, ad esempio, può essere buona anche due anni dopo la data stampata, a patto che sia rimasta in un luogo asciutto. Lo stesso vale per il riso bianco, mentre quello integrale è meglio consumarlo entro un anno. I legumi secchi, come ceci e lenticchie, sono veri e propri campioni di longevità.
La farina, se ben chiusa e conservata al riparo dall’umidità, può durare ancora per sei mesi dopo la data. Anche i biscotti, cracker e cereali si conservano bene per diversi mesi: magari perdono un po’ di croccantezza, ma sono ancora buoni.
Zucchero e sale, se tenuti asciutti, praticamente non scadono mai. E anche il caffè, le tisane e il tè, se conservati sottovuoto, possono rimanere fragranti per mesi. Quando ben sigillati, i prodotti in scatola possono arrivare anche a 5 anni di durata. Il tonno in scatola, i legumi precotti, ma anche la passata di pomodoro e i pelati si mantengono benissimo nel tempo. Le verdure sott’olio o sott’aceto chiuse possono essere consumate anche due anni dopo, così come le marmellate e persino gli omogeneizzati (purché intatti).
Alimenti grassi e freschi: qui serve più attenzione
Gli alimenti ricchi di grassi, come olio, burro o frutta secca, tendono a irrancidire col tempo. Qui è fondamentale fidarsi del naso e del gusto: se l’odore è strano o il sapore è amarognolo, meglio lasciar perdere. Il burro, comunque, può durare anche un mese oltre la data, se ben chiuso in frigo.
Per quanto riguarda i prodotti freschi, come yogurt e latte, il discorso cambia. Se ben conservati, uno yogurt può durare anche fino a una settimana dopo la scadenza. Il latte fresco resiste 2-3 giorni, mentre le uova possono essere buone fino a 2-3 settimane oltre la data: basta fare il test dell’acqua (se galleggiano, sono da buttare).
I formaggi stagionati, come il grana o il pecorino, si conservano per diversi mesi, mentre quelli freschi, come mozzarella e ricotta, vanno consumati al massimo 1-2 giorni oltre la scadenza.
Alcuni alimenti sono… eterni
Il miele, ad esempio, non scade mai. Può cristallizzarsi col tempo, ma è sufficiente scaldarlo a bagnomaria per riportarlo alla sua forma originale. Lo stesso vale per le spezie: perdono profumo, ma restano sicure per anni.