West Nile, casi in aumento in Italia: come distinguere i sintomi da una comune influenza

C’è una preoccupazione che sta crescendo sempre di più in relazione ai casi di febbre da West Nile nel nostro Paese. Ci sono già delle vittime, come puoi fare per distinguere la malattia da altro di meno serio.

Inutile negarlo, ora in Italia è psicosi da febbre West Nile. Il virus è trasmesso dalla puntura delle zanzare e dall’Africa, dove aveva tratto origine nella seconda metà degli anni Trenta, per poi diffondersi anche nel resto del mondo. In Italia si parla di virus della febbre West Nile già da qualche anno in realtà, con una guida stilata da tempo da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. La paura di tanti è legata al fatto che questa malattia ha fatto alcune vittime. Due nella recente ondata di contagi ufficialmente registrati, che sono 32.

Una provetta contenente il virus West Nile
West Nile, casi in aumento in Italia: come distinguere i sintomi da una comune influenza – inran.it

I morti ci sono stati in Piemonte e Lazio, ed una delle due vittime è stato accertato essere in età avanzata. Si trattava di una donna di 82 residente a Latina. Ma riguardo all’infezione da febbre West Nile, alcuni enti ufficiali riferiscono di come i casi realmente accertati in Italia siano 455, con 21 vittime. Se così fosse, il nostro Paese sarebbe il più colpito in tutta l’Unione Europea. Negli ultimi giorni il Lazio e la Campania sono le Regioni più interessate, con altri casi che riguardano anche Veneto ed Emilia-Romagna oltre che il Piemonte.

Quali sono i sintomi del virus West Nile?

La trasmissione del virus, che è veicolato anche dagli uccelli, può avvenire anche nelle donne incinte da madre a feto, e mediante trasfusione di sangue e trapianti di organi di individui già infetti. La febbre West Nile non si può invece trasmettere di persona in persona e può colpire, anche se pare in misura minore, anche alcuni animali. Tra i quali quelli domestici.

In molti si stanno chiedendo come si può fare per distinguere la comparsa della febbre West Nile da una normale. Anzitutto c’è da dire che la stagionalità gioca un ruolo interessante. Una comune influenza è molto difficile che si manifesti in piena estate. E poi c’è da dire che la maggior parte di chi sta incubando il virus (in un periodo che può variare dai due ai ventuno giorni, n.d.r.) non mostra nessun sintomo. Anche se comunque dei segnali di allarme potrebbero comunque sorgere.

Una zanzara tigre vista da vicino
Quali sono i sintomi del virus West Nile? – inran.it

Tra i sintomi noti e ritenuti più comuni della febbre West Nile ci sono la comparsa di febbre, nausea, mal di testa e vomito. Possono spuntare anche un ingrossamento dei linfonodi e degli sfoghi cutanei. Di solito la durata di tutti questi segni permane per pochi giorni, in genere meno di una settimana. Anche a seconda dell’età poi possono sorgere degli effetti piuttosto che altri.

Quali sono le precauzioni da prendere

Per esempio, è stato notato che nei bambini tende a manifestarsi soprattutto la febbre leggera, mentre trai giovani adulti. Ed ancora, possono sorgere situazioni come dolori ai muscoli, mal di testa ed arrossamento agli occhi. Le persone in età avanzata necessitano di maggiori cautele e prevenzione. Poi ci possono essere anche sintomi più gravi, sebbene più rari.

La febbre ed il mal di testa possono diventare più forti, possono comparire anche convulsioni, disturbi della vista, tremore, ed addirittura paralisi e stato di coma. Inoltre gli esperti hanno segnalato anche danni permanenti di tipo neurologico. Non è necessario cedere all’allarmismo, ma è meglio prendere delle precauzioni, come l’impiego di repellenti adatti. Tra l’altro non tutte le zanzare sono portatrici del virus West Nile.

Una zanzara vista da vicino
Quali sono le precauzioni da prendere – inran.it

Poi è bene anche indossare abiti di colore chiaro – questi colori attirano di meno le zanzare – e lavarsi spesso, per tenere il corpo fresco. Il sudore infatti attira gli insetti. Fare uso di zanzariere ed evitare che ci siano dei ristagni di acqua nelle piante in balcone e delle fonti di umidità, e cambiare più spesso acqua da bere nelle ciotole di eventuali animali domestici aiuta a ridurre la presenza di zanzare in casa.

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