Pensione di reversibilità, cambia tutto: le novità da conoscere per non rischiare di perderla

Novità in vista per le pensioni che si adeguano agli standard europei. Il Governo e l’UE lavorano ad un piano che preveda più incentivi e sostegni per pensionati ed invalidi.

Dallo scorso anno la manovra finanziaria ha fissato nuove linee guida e basi per misure che interessano le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità. Si tratta essenzialmente di un adeguamento alle nuove direttive europee in virtù di uno scenario economico sempre più caratterizzato da crisi ed inflazione.

pensionati leggono documenti
Pensione di reversibilità, cambia tutto: le novità da conoscere per non rischiare di perderla -inran.it

Nel 2024 l’Unione Europea ha concesso all’Italia un aumento nello scostamento di bilancio; si tratta nei fatti di una maggiore flessibilità economica che ha permesso al governo di destinare maggiori fondi al sistema pensionistico nostrano. Un elemento fondamentale in uno scenario economico come quello che stiamo vivendo e caratterizzato dalla crescente inflazione e che si fa particolarmente necessario qui da noi dove la popolazione che ha diritto alla pensione aumenta di anno in anno.

L’obiettivo è duplice: aumentare gli importi pensionistici e allo stesso tempo stimolare i consumi, così da permettere una ripresa economica che possa considerarsi più robusta. Attenzione però, l’UE non sostiene un abbassamento dell’età pensionistica -in questo senso le misure restano quelle già adottate e che prevedono una penalizzazione per chi sceglie l’uscita anticipata dal mondo del lavoro- quanto piuttosto l’attuazione di strategia che determinino una migliore condizione di vita per pensionati e disabili.

Pensioni: i lavoratori all’estero acquisiscono maggiori diritti

Dopo l’attuazione dei cosiddetti Decreto Invalidità e Bonus Giorgetti -che riguarda un incentivo al posticipo del pensionamento- ad essere interessati dalle novità pensionistiche sono soprattutto i lavoratori che maturano più diritti pensionistici in più Paesi dell’UE. Di fatto gli enti pensionistici nazionali sono tenuti a considerare tutti i periodi contributivi accumulati nei vari Paesi dell’Unione, applicando il principio del cumulo contributivo.

sagome di anziani e monete
Pensioni: i lavoratori all’estero acquisiscono maggiori diritti -inrant.it

Si tratta di una novità importante che permette ai lavoratori di accedere con maggiore facilità alla pensione, perché se i requisiti minimi non sono stati raggiunti in un solo Stato, lo stesso deve tener conto anche degli anni contributivi cumulati in altri Paesi. La domanda di pensione va presentata all’ente del Paese residente o, in alternativa, nell’ultimo Paese in cui si è lavorato.

La pensione viene calcolata su base teorica e cioè l’importo che si percepirebbe avendo versato tutti i contributi nel Paese di riferimento, proporzionata ai periodi effettivi di lavoro nello stesso Stato. Questo stesso sistema di applica sia alle pensioni di reversibilità che di invalidità anche se con le dovute specifiche -come possono essere le differenti modalità di riconoscimento dell’invalidità.

Il caso italiano

Per quanto riguarda i pensionati italiani che risiedono all’estero, un altro fattore da tenere in considerazione è la normativa fiscale. Generalmente, le pensioni erogate dall’INPS in paesi esteri sono soggetti a tassazione italiana, le uniche disposizioni diverse sono previste in caso di accordi bilaterali con singoli Paesi.

Questi accordi possono prevedere regimi fiscali diversi come la tassazione esclusiva nel paese di residenza, tassazione esclusiva nel paese di erogazione del reddito o, infine, tassazione concorrente. Il pensionato residente all’estero può richiedere l’applicazione di queste convenzioni chiedendo direttamente all’INPS.

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