Al mare è necessario usare la protezione solare per proteggere la nostra pelle dal sole ma spesso non sappiamo quante volte bisogna applicarla: ci viene così in aiuto un medico dermatologo del San Camillo di Roma.
Ogni quante volte va messa la crema solare? Come facciamo a scegliere tra la protezione 50+ e quella 30? La protezione va messa anche se si sta sotto l’ombrellone? Sono tante le domande sull’abbronzatura a cui spesso ancora oggi si fa confusione nel rispondere.

Per aiutarci riportiamo le dichiarazioni del dermatologo Luigi Lembo, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma. Il medico è stato intervistato da Leggo.
Protezione solare: ecco quante volte applicarla
Il dottor Luigi Lembo afferma che per una protezione ideale dall’invecchiamento precoce, dalle macchie solari e dalle scottature serve l’equivalente di 6 cucchiaini da caffè di crema solare ovvero 2 milligrammi per centimetro quadrato di pelle. Va messa ogni due ore e anche sempre dopo una forte sudorazione o un bagno nonostante il fatto che molte protezioni siano resistenti all’acqua. “Non basta metterla al mattino e dimenticarsene: la protezione svanisce, e con essa l’effetto barriera“, dice il dermatologo.
La protezione solare inoltre va applicata anche sotto l’ombrellone perché i raggi UV penetrano anche attraverso di essi e anche attraverso nuvole e vetri. Inoltre l’acqua e la sabbia riflettono fino all’80% dei raggi UV. Inoltre per coloro che hanno la pelle chiara, per i bambini, per i soggetti a rischio e comunque per le prime esposizioni al sole è sempre meglio usare la protezione solare 50+.
Tra la 30 e la 50+ la differenza non è poca come sembra. Il dermatologo del San Camillo consiglia di usare la 50+ perché non solo protegge meglio ma avremo un’abbronzatura più lenta ma anche più duratura. Inoltre non esiste una protezione che faccia totalmente da scudo per il sole.
Il formato della crema solare
Il dottor Luigi Lembo afferma inoltre che non conta il formato ovvero stick, latte o spray l’importante è che si usi tanta protezione solare. Con gli spray, dice, vanno usati generosamente, gli stick vanno bene “per zone piccole e delicate come contorno occhi, naso, labbra e cicatrici”. Il dermatologo spiega anche che prima le creme solari erano fastidiose perché molto unte e appiccicose, oggi invece “sono stati fatti passi da gigante, in pratica non avete più scuse”, dichiara.

Quindi la protezione solare non è qualcosa in più ma è uno strumento utile per la nostra salute perché protegge la pelle da macchie, invecchiamento precoce e facili scottature. E come conclude il dottor Lugi Lembo: “La differenza tra una pelle sana e una pelle danneggiata sta nei gesti quotidiani. Scegliere la protezione giusta e usarla correttamente è il miglior investimento sulla propria salute”.