Scontrino assurdo a Ponza: per una pasta pagano 1000€. Il racconto

È stata l’estate degli scontrini pazzi; ristoranti, bar, stabilimenti balneari dove si è presentato un conto salatissimo ai clienti. L’ultimo caso a Ponza.

Ogni estate puntuale si racconta dei cosiddetti scontrini pazzi, cioè quei conti salatissimi e all’apparenza ingiustificati presentati ai clienti di bar ristoranti o stabilimenti balneari. Quest’anno però forse è stata la stagione in cui si è davvero raggiunto l’apice. L’ultimo episodio è accaduto a Ponza.

shock conto ristorante
Scontrino assurdo a Ponza: per una pasta pagano 1000€. Il racconto -inran.it

Gli scontrini pazzi sono emessi tutto l’anno, ma è in estate che si vedono maggiormente circolare e si sentono e leggono storie al limite dell’assurdo sui social o in tv. Protagonisti ovviamente turisti e mete vacanziere attrattive e forse sta qui tutta la spiegazione: è in estate il momento in cui un po’ tutti si muovono il che porta alla diffusione di queste notizie.

E allora ecco che la tazzina di caffè bevuta seduti al tavolino di un bar, magari lungomare, si arriva a pagare a peso d’oro a cui si devono aggiungere i costi del coperto che pure non scherzano. E poi ci sono pizzerie, ristoranti e stabilimenti balneari che sempre più spesso diventano protagonisti di episodi (a torto o ragione) alquanto spiacevoli.

L’ultimo caso è avvenuto a Ponza. Sull’isola un piccolo gruppo di quattro turisti riceve un conto salatissimo al ristorante: quasi 1.000 euro per un antipasto, quattro primi e due bottiglie di vino, per una spesa singola di 225 euro a persona. Per il proprietario del locale tutto nella norma e in effetti il torto non è propriamente dalla sua.

Conti salati sì, ma occhio al prezzo di quello che si ordina

I commensali hanno ovviamente avuto da ridire, protestando con il titolare. Anzi pare che sia stata chiamata anche la Guardia di Finanza, sebbene non risultino chiamate ufficiali. Ma in questo caso specifico, dare colpa completa al proprietario del rinomato locale sarebbe un torto. Può sembrare strano sentire che un ordine del genere sia arrivato alla cifra di oltre 900 euro, ma bisogna capire anche cosa è stato ordinato.

conto al ristorante
Conti salati sì, ma occhio al prezzo di quello che si ordina -inran.it

A pesare sul conto sono stati proprio i quattro primi che non erano certo una semplice pasta al sugo, ma scialatielli con l’aragosta. Un costo totale di 759 euro a cui si sono aggiunte due bottiglie di vino da 60 euro. Per il proprietario il conto è stato del tutto normale e ha anzi spiegato il perché.

L’aragosta a Ponza costa 230 euro al kg e, nel ristorante, viene portata al tavolo viva e sono i clienti a scegliere quale mangiare. In questo caso avevano scelto esemplari da 825 gr a persona. Inoltre, hanno sottolineato dal ristorante, al momento della scelta c’è l’etichetto con peso e dal menù si dovrebbe dedurre sempre il presso. Insomma, va bene il conto folle ma è anche importante dare un occhio ai prezzi se non si vogliono avere brutte sorprese alla fine.

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