Scontrini pazzi, tanti gli esercenti furbetti che applicano incrementi assurdi sul prezzo del prodotto: la sorpresa sullo scontrino della pizza.
Ancora una volta si torna a parlare di scontrini pazzi, ossia quegli scontrini che gli esercenti gonfiano, attribuendo costi aggiuntivi per i motivi più disparati, quasi sempre ingiustificati. Negli ultimi anni, ad esempio, sempre più ristoratori applicano costi aggiunti per il taglio di una torta, per tagliare una pizza, per aggiungere del ghiaccio o addirittura per fornire un piatto extra.

Molti casi sono diventati virali, con le vittime che si sono sentite truffate, anche di pochi euro, e che hanno scatenato tante polemiche. Purtroppo, nonostante la legge italiana imponga trasparenza sui prezzi, ossia specificarli sempre prima della vendita, gli esercenti continuano ad approfittarsene. Il sovrapprezzo, se ingiustificato, deve essere indicato, ma il cliente può contestarlo, è un suo diritto.
Ennesimo scandalo di sovrapprezzo su uno scontrino: è successo in una pizzeria
Questa volta, lo scandalo riguarda una pizzeria pugliese, a Bisceglie, dove la nuotatrice azzurra Elena Di Liddo stava trascorrendo le vacanze nella sua città natale. La nuotatrice aveva ordinato una pizza, chiedendo di togliere alcuni ingredienti. Tanti clienti spesso chiedono la rimozione o la sostituzione di ingredienti, si tratta di una prassi molto comune, ma nessuno immagina che per il piccolo cambiamento vari anche il costo del prodotto.
La Di Liddo aveva chiesto di togliere dalla sua pizza i pomodorini e di mettere mozzarella senza lattosio al posto di quella normale. Alla fine, però, l’amara sorpresa sul conto: il ristoratore aveva applicato il sovrapprezzo di 3 euro per via delle modifiche. 1,5 euro in più per utilizzare mozzarella senza lattosio, e 1,50 euro in più per la rimozione dei pomodorini.

3 euro in più sul prezzo di una pizza sono tantissimi, quasi metà del costo totale, e così, la sportiva azzurra ha deciso di denunciare l’accaduto sui social, pubblicando la foto dello scontrino, corredata da una lunga lettera di protesta: “Pagare 1,50 euro in più per una cosa che non ho mangiato, in questo caso i pomodorini, è triste e vergognoso. Ma è legale?”.
Sfogo di una cliente in pizzeria, 3 euro in più di sovrapprezzo sulla sua pizza
Scoppiata la polemica, tanti utenti hanno dato ragione a Elena Di Liddo. Il titolare della pizzeria, a quel punto, è intervenuto per chiedere scusa, affermando che si è trattato di un errore: “Sarebbe bastato dircelo e avremmo corretto l’errore. Rammarica che un episodio così marginale sia stato usato per trasmettere un’immagine negativa del nostro locale”.

Errore o meno, la pratica del sovrapprezzo è purtroppo comune in tutta la Penisola, da Nord a Sud, specialmente in estate, quando certe località sono piene di turisti. Troppi gli scandali che riguardano gli scontrini pazzi. I clienti devono denunciare sempre l’accaduto, non c’è altro modo di difendersi da questa inflazione ingiustificata. Uno scontrino da 923 euro a Ponza per un pranzo: turisti infuriati col gestore.