Il rosmarino è una di quelle erbe aromatiche che non mancano mai in cucina nelle nostre ricette, ma le donne in gravidanza possono mangiarlo?
Sai che l’altro giorno una mia amica, incinta di pochi mesi, mi ha chiesto: “Ma secondo te posso usare ancora il rosmarino nelle ricette?”.

Mi è venuto da sorridere, perché capita spesso che quando si aspetta un bambino ogni piccola cosa diventa un dubbio enorme. E allora ci siamo messe a parlarne e a informarci, come faremmo di qualsiasi altra cosa.
Rosmarino: si può mangiare in gravidanza oppure no?
Il rosmarino lo conosciamo tutte, lo usiamo in cucina da sempre. È quella pianta profumata che dà subito un tocco in più alle patate al forno o a un arrosto.

Non è solo buono: contiene calcio, utile per ossa e denti; potassio, che aiuta a mantenere stabile la pressione; vitamina C, che rinforza le difese; folati, fondamentali proprio in gravidanza per lo sviluppo del sistema nervoso del bimbo. E non dimentichiamo il magnesio, che aiuta a controllare la glicemia, e le fibre, preziose contro la stitichezza.
I rischi di mangiare il rosmarino in gravidanza: occhio alle quantità
Quello che ho detto alla mia amica è che il rosmarino va bene come spezia, usato nelle normali quantità in cucina. Il problema nasce se si ricorre agli integratori o a dosi molto alte.

In quelle forme più concentrate può diventare rischioso, perché ha un effetto stimolante sull’utero e potrebbe persino aumentare il rischio di aborto spontaneo. Non a caso, i medici sconsigliano l’uso di capsule o estratti durante la gravidanza.
Lo stesso vale per altre erbe molto comuni come aglio, salvia, zenzero o curcuma: un conto è spolverarne un po’ sulle pietanze, un altro è prenderne quantità elevate sotto forma di integratori.
Alcune ricerche hanno provato a capire meglio il ruolo del rosmarino in gravidanza. In studi condotti sugli animali non sono state trovate malformazioni nei feti, ma è stato osservato un possibile effetto anti-impianto nelle primissime fasi della gestazione.
Questo significa che, pur non risultando tossico nello sviluppo del feto già impiantato, potrebbe interferire prima. Ed è proprio per questo che viene raccomandata prudenza: meglio non rischiare e attenersi sempre alle quantità culinarie.
Come regolarsi con le erbe aromatiche in gravidanza
Alla fine ho detto alla mia amica quello che direi a chiunque: ogni gravidanza è unica, e non bisogna improvvisare. Se si hanno dubbi su un’erba, un infuso o un integratore, la cosa migliore è chiedere al proprio ginecologo o a un professionista. Il rosmarino, se usato per insaporire i piatti, non dà problemi. Ma trasformarlo in un “rimedio naturale” in gravidanza no, meglio evitare.