Costi della bolletta energetica eccessivi? Al di là dei rincari bisogna sempre stare attenti potrebbe essere in atto un furto di corrente. Ecco come capirlo.
Le bollette, soprattutto quelle dell’energia, sono arrivate ormai da anni a cifre esorbitanti. Ma al di là del fatto che c’è un rincaro dovuto al prezzo delle materie prime e della situazione internazionale, le bollette esorbitanti -specie se non si consuma molto- possono dipendere anche dal furto di energia. E per capirlo bisogna tenere sott’occhio la bolletta.

Quando si parla di furto di energia elettrica si intende l’appropriazione indebita della corrente da parte di soggetti terzi senza alcuna autorizzazione dal titolare della fornitura energetica. Si tratta di un reato che in Italia è disciplinato dagli articoli 624 e 625 del Codice Penale; per l’ordinamento italiano si tratta di furto aggravato e come tale viene punito.
Il furto, in questo caso, può avvenire secondo diverse modalità:
- collegamento illecito di un impianto ad un contatore altrui;
- modifica dei cavi elettrici per bypassare i sistemi di misurazione;
- l’aggancio di cavi di derivazione a porzioni esterne di contatori altrui facilmente raggiungibili.
Il furto energetico più comune qui da noi è quello condominiale, per ovvie ragioni di facilità. Soprattutto nei condomini di più recente costruzione, ci sono appositi vani dello stabile che ospitano i contatori, vi è quindi un più facile accesso agli impianti che si possono manomettere.
Senza contare che, oltre al danno economico, il furto energico può rappresentare anche un pericolo: sovraccarichi potrebbero generare cortocircuiti, problemi agli elettrodomestici e nei casi più gravi anche incendi. Come fare, quindi, per tutelarsi da queste forme di furto?
Come capire se è in atto un furto di energia
Capire se qualcuno ci sta rubando energia non è proprio la cosa più semplice da capire, soprattutto perché quelli che possono essere i classici indizi sono riconducibili anche ad altre problematiche come guasti al proprio impianto, fenomeni di dispersione e, non ultimo, errori in fatturazione.

Il modo migliore per capire se è in atto un furto di energia elettrica è leggere con attenzione la bolletta e in particolare la sezione dedicata ai consumi. Per altro con le nuove bollette trasparenti verificare ogni voce di spesa è diventato molto più semplice, così individuare importi anomali non è complicato.
Gli indizi da tener conto quindi sono quelli dei consumi: se mediamente si consumano 300 kWh, trovare una fattura con un addebito al doppio del consumo deve cominciare a far destare domande -soprattutto se non ci sono state proprie attività anomale come un maggiore uso degli elettrodomestici.
C’è poi un semplice test che si può fare per capire qual è effettivamente la situazione; basta staccare per 1 ora tutti i dispositivi presenti in casa, compresi anche quelli che solitamente restano accesi come frigo e lavatrice. Quindi annotare i valori riportati sul display del contatore all‘inizio e alla fine del test, in questo modo è più semplice rilevare poi eventuali consumi immotivati. Ripetere poi la verifica per più giorni.
Cosa fare in caso di furto energetico
Una volta accertato il furto energetico e raccolti gli indizi, è necessario procedere con denuncia presso le autorità. Il primo step è sempre comunque quello di avvertire il proprio gestore energetico che invierà sul posto un tecnico che farà un sopralluogo all’impianto e sarà in grado di capire se c’è un allaccio illecito.
Solo successivamente si procede con la denuncia vera e propria -presentando bollette, foto, report- per cui le autorità avvieranno le indagini del caso per accertare chi è il soggetto che commette l’illecito e far valere i diritti di chi ha sporto denuncia, ma anche del gestore che allo stesso modo può sporgere denuncia.