Ognissanti, quali fiori scegliere da portare sulla tomba dei cari: questi durano più a lungo

Si avvicina la festa di Ognissanti, ecco quali fiori scegliere come dono per chi non c’è più: queste sono le piante che durano più a lungo.

Il 1° novembre, giorno di Ognissanti, si avvicina e si percepisce (ancor di più) la memoria di chi non c’è più. In quel giorno, portare un fiore sulla tomba di un caro non è solo una consuetudine.

Ma come scegliere quel fiore che resista al freddo, al vento e alla pioggia? Quale pianta rimane viva più a lungo?

tomba con vasi con fiori
Festa Ognissanti, quali fiori scegliere (inran.it)

Proprio per questa esigenza, alcune varietà mostrano una resistenza superiore e una fioritura che sfida l’autunno. Vi consigliamo i miglior fiori e piante da scegliere in questo importante giorno.

Ognissanti, ecco i fiori da comprare

Il più noto è il crisantemo, considerato il fiore d’autunno per eccellenza e diventato simbolo della memoria sulle tombe italiane. In Liguria, dove la floricoltura dei crisantemi è radicata, si coltivano varietà che fioriscono quando molte piante già si ritirano: sono robuste, colorate, capaci di mantenersi in vaso o a cespuglio nonostante le intemperie.

crisantemi gialli
Crisantemo giallo (inran.it)

Il crisantemo deve la sua popolarità anche alla sua natura brevidiurna: la pianta infatti fiorisce quando le ore di luce si riducono, adattandosi perfettamente alla stagione che precede l’inverno. È proprio questa caratteristica che lo rende ideale per una ricorrenza come quella di Ognissanti, in cui la natura sembra già prepararsi al riposo.

Al crisantemo si affiancano altre piante che, pur meno note, presentano una durata sorprendente. Il ciclamino è una scelta stabile nel periodo autunnale e invernale: fiorisce in condizioni di clima più fresco e mantiene un aspetto decorativo per settimane. Il ciclamino, insieme al crisantemo e all’erica, fa parte delle piante per la tomba “che durano a lungo”, ideali per quegli omaggi che non si vogliono affidare soltanto alla bellezza effimera.

L’erica è resistente alle condizioni avverse, capace di adattarsi a suoli non perfetti e resistente a freddi moderati. Il fiore reciso può essere spesso visto in composizioni miste: la sua delicatezza contrasta con la robustezza del crisantemo, offrendo una presenza elegante e mai eccessiva.

Tra le alternative meno convenzionali, alcuni fioristi propongono skimmia giapponese o veronica, piante che ricevono sempre più attenzione per la loro resistenza stagionale e l’atmosfera suggestiva che aggiungono alla composizione. Queste varietà, pur meno comuni, possono apportare un tocco diverso pur restando coerenti con il contesto sacro del ricordo.

skimmia giapponese o veronica
Skimmia giapponese (inran.it)

Scegliere bene non significa solo individuare il fiore più resistente, ma anche prestare attenzione alle modalità di coltivazione, all’adattamento del vaso, al drenaggio e al posizionamento. Un crisantemo ben idratato e con un terreno adatto può superare giorni difficili meglio di un fiore esotico mal curato.

Ormai il gesto di portare fiori al cimitero è parte della tradizione condivisa. Secondo Coldiretti, nelle giornate intorno a Ognissanti, molti italiani acquistano piante e fiori proprio per questo scopo: i crisantemi occupano una posizione dominante nel mercato florovivaistico per tale ricorrenza.

Quando scegli un fiore da lasciare sulla tomba di una persona cara, preferire varietà che resistono bene al tempo significa trasformare un gesto effimero in presenza più duratura.

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