La birra è un piacere: fresca, leggera e che si beve felicemente da soli o in compagnia, ma le donne in gravidanza la possono bere?
Se sei incinta e ti stai chiedendo se un sorso di birra ogni tanto possa essere innocuo, sappi che non sei la sola. È una domanda che si fanno in tante, soprattutto davanti a una serata tra amici o a una pizza che “chiama” una birra fresca.

Ma la verità è che quando si parla di gravidanza e alcol, non esistono mezze misure: anche un piccolo bicchiere può fare più danni di quanto immagini.
Birra in gravidanza: si può bere oppure no?
Tante persone credono che la birra, essendo più “leggera” di vino o superalcolici, non faccia male. In realtà non è così semplice. L’alcol, anche se in piccole quantità, arriva comunque al bambino attraverso la placenta. E il problema è che lui, così piccolo, non ha ancora gli strumenti per eliminarlo. Quello che per noi svanisce in poco tempo, nel suo corpo resta più a lungo, rallentando la crescita e lo sviluppo del cervello e degli organi.

C’è chi dice che “una birra piccola ogni tanto non fa male”, o che “la birra fa buon sangue”. Tutte frasi tramandate nel tempo ma senza basi scientifiche. Gli studi oggi sono chiarissimi: non esiste una quantità sicura di alcol in gravidanza. E i presunti benefici della birra, come le vitamine del gruppo B o i sali minerali, si trovano facilmente in altri alimenti o integratori, senza rischiare di danneggiare il bambino.
Birra analcolica si può bere in gravidanza?
Questo è un altro dubbio comune. Molte future mamme pensano che una birra analcolica sia una buona alternativa, ma non sempre è davvero “senza alcol”. In Italia infatti una birra può essere chiamata analcolica anche se contiene fino allo 0,5% di alcol. Poca cosa, ma non nulla.

Per questo, gli esperti consigliano di scegliere solo quelle con scritto “0,0%” sull’etichetta o, meglio ancora, di preferire alternative completamente analcoliche, come cocktail di frutta, acqua aromatizzata o tisane fredde.
Bere alcol in gravidanza: perché è meglio evitare sempre
Nei primi mesi, quando magari non si sa ancora di essere incinte, l’alcol può interferire con la formazione degli organi del bambino. Più avanti, può compromettere lo sviluppo neurologico. In pratica, non c’è mai un momento sicuro per bere.
La verità è che in gravidanza ci sono tante piccole rinunce che, viste da fuori, sembrano sacrifici, ma in realtà sono gesti d’amore. Dire “no” a una birra adesso vuol dire dire “sì” alla salute del tuo bambino. E se ogni tanto ti manca quel gusto fresco e amaro, puoi sempre concederti una birra 0,0% o una bevanda analcolica: l’importante è brindare alla vita che cresce dentro di te.