Il Salvagente ha analizzato 14 tipologie di pan bauletto: i risultati spiazzano gli italiani, i peggiori sono gli insospettabili.
Hai mai addentato una fetta di pane in cassetta con quella certezza che stai scegliendo qualcosa di semplice, rapido, affidabile? Questo prodotto industriale, che richiede pochi secondi per essere unto o tostato, ha conquistato gran parte delle famiglie italiane, con vendite vicine a 1,2 miliardi di euro nel 2023 e una diffusione che tocca il 93 % dei nuclei familiari.

Ma sotto la sua apparenza morbida e innocua, si possono nascondere informazioni delle quali siamo all’oscuro. Grazie però ai test de Il Salvagente, ora potremmo acquistare con più consapevolezza il pan bauletto nei supermercati.
Pan bauletto, i peggiori secondo i test
All’apparenza sembra solo un pane pronto all’uso, ideale per toast e panini veloci. Ma dietro la confezione c’è molto di più di farina, acqua e sale, ad esempio oli vegetali, lieviti, additivi e trattamenti vari che entrano nel processo industriale.
Un’indagine del mensile di consumatori Il Salvagente ha preso in esame 14 marchi tra versioni bianche e integrali per scoprire cosa veramente stiamo mettendo in tavola.

Ma cosa hanno evidenziato i test? L’analisi ha evidenziato vari dettagli preoccupanti: in cinque dei campioni è stata rilevata la presenza di Glifosato (erbicida più utilizzato al mondo e classificato come “probabile cancerogeno” dall’IARC).
Purtroppo, al termine delle analisi, nessun campione testato è risultato negativo alla presenza di micotossine, e queste sostanze prodotte da muffe, possono colpire fegato e reni essendo quindi particolarmente pericolose.
Anche se nessun prodotto ha superato i limiti di legge, l’unione di sostanze diverse porta alla preoccupazione, in particolare quando a consumarle sono bambini o soggetti più vulnerabili.
Pan bauletto classico o integrale?
Molti consumatori credono che passare dal classico pane bianco a una versione integrale significhi automaticamente una scelta più salutare. I dati però mostrano un’altra realtà: anche tra i campioni integrali sono state riscontrate tracce di glifosato, pesticidi e micotossine. La dicitura “integrale” non elimina il rischio, anche se può migliorare il profilo nutrizionale rispetto alla versione bianca.

Anche restando nei limiti di legge, le tracce rilevate indicano quanto il consumatore debba prestare maggiore attenzione: leggere bene l’etichetta, preferire marchi che dichiarano trasparenza, prendere in considerazione versioni certificate o biologiche potrebbe fare la differenza.
I risultati del test: i peggiori
Ma veniamo al dunque e scopriamo i cinque pan bauletti indicati come peggiori dai test del Il Salvagente: Lidl Certosa Pan Bauletto Bianco, Esselunga Pane Morbido integrale, Carrefour Pane Integrale, Mulino Bianco Pan Bauletto Integrale e San Carlo Pancarrè.
Non solo pan bauletto, occhio all’acqua in bottiglia, può nascondere spiacevoli sorprese e oltre a novità imposte dall’Unione Europea, anche in questo caso i test hanno rilevato criticità.
Importante quindi sapere cosa si mette in tavola, leggere bene le etichette e non affidarsi a un prodotto solo perchè di un marchio noto. Purtroppo a volte “il pericolo”, si nasconde proprio nei prodotti ai quali siamo più affezionati.





