Il mondo della musica italiana piange James Senese, uno dei più grandi sassofonisti e simboli del Neapolitan Power: aveva collaborato a lungo con Pino Daniele.
James Senese, storico collaboratore di Pino Daniele e leader dei Napoli Centrale, è morto all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato in terapia intensiva dal 24 settembre scorso: aveva 80 anni. A dare per primo l’annuncio è stato Enzo Avitabile, amico e collega di lunga data, che sui social ha scritto un messaggio di addio pieno di commozione. La perdita del grande musicista è l’ennesima dipartita nel nucleo storico dei collaboratori di Pino Daniele.

Attorno al Neapolitan Power e al grande cantautore che ha scritto pagine indimenticabili della storia della nostra musica, infatti, si erano riuniti tanti grandi artisti, che avevano creato una vera e propria scuola: alcuni di loro, da Rino Zurzolo a Joe Amoruso, sono venuti a mancare negli anni passati, subito dopo la morte improvvisa di Pino Daniele, avvenuta il 4 gennaio 2015, a 60 anni ancora da compiere.
Un ricordo di James Senese, icona della musica partenopea
Proprio James Senese era stato uno dei maggiori collaboratori, negli anni, del cantautore che ha sdoganato il dialetto napoletano anche all’estero, donandogli una veste nuova: chi ha visto dal vivo negli anni successivi alla morte di Pino Daniele il leader dei Napoli Centrale, ricorda benissimo che Senese dedicava all’amico il brano Chi tene ‘o mare, tra i più intensi della produzione del cantautore napoletano scomparso nel 2015.

James Senese, nato il giorno dell’Epifania del 1945, era figlio di Anna Senese e di un soldato afroamericano, James Smith, di stanza a Napoli negli anni della Seconda Guerra Mondiale e della liberazione della città dal nazifascismo. Folgorato dall’ascolto di John Coltrane, si era avvicinato al sassofono e aveva fondato prima gli Showmen e poi i Napoli Centrale insieme a Franco Del Prete: da quelle sonorità era nato poi un vero e proprio movimento musicale, il Neapolitan Power.
La malattia di James Senese e il ricovero al Cardarelli
Personaggio poliedrico ed eccentrico, James Senese si era prestato anche al cinema, esordendo nel film “No grazie, il caffè mi rende nervoso”, al fianco di Lello Arena e di Massimo Troisi, per poi interpretare molti anni dopo piccoli ruoli in film iconici come “Zora la vampira” dei Manetti Bros o “Rosa Funzeca” di Aurelio Grimaldi. “Un figlio della Napoli vera, passionale e intrisa di contaminazioni”; lo ha definito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

I registi John Turturro e Carlo Luglio, negli anni, avevano dedicato due documentari molto intensi alla nuova canzone napoletana e nel cast James Senese non era potuto mancare. Purtroppo, le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime settimane: una brutta polmonite, già di per sé seria, era stata complicata dal fatto che il musicista si sottoponesse regolarmente a dialisi. L’infezione respiratoria aveva reso necessario il ricovero al Cardarelli e il supporto intensivo, con respirazione assistita e trattamenti antibiotici.





