Un nuovo studio rivela che anche una luce fioca mentre dormi può essere dannosa: cosa succede al nostro organismo.
Probabilmente sai già che passare troppo tempo davanti a uno schermo o esporsi a fonti luminose prima di dormire può rendere più difficile prendere sonno: quello che non sai, e che i recenti risultati di uno studio dimostrano, è che ci sono altre tipologie di luce e fonti luminose che a lungo andare fanno male al nostro organismo. Nessuno infatti può forse immaginare che anche una luce fioca nella stanza, come quella di una lampadina o di un lampione filtrato dalla finestra, possa avere effetti molto gravi sulla salute.

Lo studio appena pubblicato, infatti, mette in luce una connessione preoccupante tra l’esposizione notturna alla luce e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari: non lo diresti mai, ma dormire con la luce accesa oppure con quella fioca che può passare attraverso le finestre fa male al nostro organismo e c’è una connessione diretta tra questa abitudine, che a questo punto possiamo tranquillamente definire malsana, e un cattivo funzionamento del nostro cuore.
Cosa ha rivelato lo studio rispetto ai rischi di dormire con la luce accesa
Lo studio che è stato appunto pubblicato nei giorno scorsi ha analizzato i dati di quasi 90mila adulti sopra i 40 anni, che sono stati coinvolti nell’ambito di un ampio panel realizzato nel Regno Unito. Nessuno dei partecipanti presentava patologie cardiovascolari all’inizio dell’indagine, mentre tutti nel corso dello studio indossavano un sensore per misurare l’esposizione alla luce durante la notte, per una settimana all’anno.

Gli studiosi hanno valutato la quantità di luce ambientale tra mezzanotte e le 6 del mattino, confrontandola poi con le cartelle cliniche dei soggetti per verificare la comparsa di malattie cardiovascolari come coronaropatia, infarto del miocardio, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e ictus. Quello che è apparso davanti ai loro occhi è qualcosa di estremamente preoccupante e che merita quantomeno una riflessione rispetto a quelle che riteniamo abitudini quotidiane.
La luce notturna aumenta il rischio cardiaco: lo studio conferma una tremenda ipotesi
Secondo quanto indica lo studio, le persone più esposte alla luce durante il sonno presentano un rischio significativamente maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari: nello specifico, c’è un aumento del rischio di insufficienza cardiaca compreso tra il 45% e il 56% e un incremento del rischio di fibrillazione atriale tra il 28% e il 32%, oltre a una crescita generale della mortalità. Questo avviene a prescindere da altri fattori e donne e individui più giovani sembrano più vulnerabili agli effetti negativi della luce notturna.

La tesi è che la luce nelle ore di buio altera il ritmo circadiano, ossia l’orologio biologico che regola il ciclo sonno-veglia e molte funzioni metaboliche, con conseguenze sul sistema nervoso, sui livelli ormonali e sulla salute del cuore. Secondo altri studi, l’esposizione notturna alla luce comporta un maggior rischio di diabete di tipo 2. Dunque, ridurre la luce notturna rappresenta dunque un gesto semplice ma efficace per proteggere il cuore.





