I pediatri italiani lanciano l’allarme e rilasciano raccomandazioni per i genitori: perché va evitato lo smartphone prima dei 13 anni.
Lo smartphone è senza il minimo dubbio lo strumento che rappresenta l’evoluzione tecnologica: ormai è impossibile vivere senza un device nelle nostre tasche.

I cellulari attuali possono fare praticamente di tutto: i grandi colossi si sfidano ogni anno lanciando sui mercati dispositivi sempre più impressionanti e notevoli. In uno scenario simile, sempre più persone hanno due o più schermi e li utilizzano per fare di tutto: dallo studio al gioco, passando per la registrazione di foto e di video fino ad arrivare alla navigazione sul web, ormai non c’è più nulla che si possa fare con questi eccezionali strumenti.
Attenzione però: non è tutto oro quello che luccica. Un uso prolungato degli smartphone può portare comunque problemi alla salute: peggio ancora se si parla dei membri più piccoli di una famiglia. La Società Italiana di Pediatria ha rilanciato l’allarme e ha svelato raccomandazioni più stringenti legate all’uso del cellulare. Le nuove raccomandazioni sono state presentate proprio nella giornata del 19 novembre 2025 con il tema “il bambino digitale” in occasione della Giornata Mondiale del Bambino e dell’Adolescente. Ma quali sono i rischi per i bambini?
“No allo smartphone prima dei 30 anni”: i pediatri lanciano l’allarme: tutti i rischi per la salute
Secondo le ultime linee guida diramate dai pediatri, i bambini non dovrebbero avere un proprio smartphone prima dei 13 anni. A quanto pare, questo semplice gesto di dare uno smartphone ad un figlio può avere conseguenze devastanti.

Secondo alcuni studi, un’esposizione superiore ad un’ora al giorno agli schermi dei cellulari può rappresentare un fattore di rischio per l’obesità. Due ore al giorno aumentano del 67% il rischio di sovrappeso, soprattutto per effetto della sedentarietà. L‘esposizione ai dispositivi digitali può poi interferire con i processi di apprendimento e di linguaggio. Stando ad alcuni studi di neuroimaging, l’uso dello smartphone modifica anche alcune aree cerebrali legate alla comprensione.
Un uso intensivo dei cellulari si associa ad un aumento dell’ansia, di depressione e di autostima. Gli adolescenti iniziano ad essere più vulnerabili. Aumentano poi i casi di affaticamento visivo, di secchezza oculare o di miopia precoce. A tutto questo, vanno sommati i pericoli legati al cyberbullismo e alla violenza online, con un aumento tra i più piccoli davvero preoccupante (+26% tra i 10 e i 13 anni).

Cosa dovrebbe fare un genitore? Per prima cosa, bisogna vietare l’accesso non supervisionato ad internet prima dei 13 anni per i rischi legasti alla visione di contenuti pericolosi, ritardare l’uso dei social media ed evitare l’uso dei device durante i pasti o prima di andare a dormire. Prima di concludere l’articolo, vi ricordiamo che il cellulare non va mai dato sotto i due anni e va limitato a meno di un’ora al giorno tra i due e i cinque anni.





