I benefici della crusca d’avena

In passato la crusca di avena veniva considerata come un alimento di scarto, utilizzato in particolar modo dai ceti medi ma anche come foraggio per il bestiame, a differenza del frumento che era considerato un alimento importante e pregiato, destinato alla preparazione di cibi per ceti sociali elevati.

La crusca di avena non viene impiegata per la panificazione, perché priva di glutine, ma i suoi valori nutritivi spesso molto elevati, sono paragonabili a quelli che si trovano all’interno del frumento.

Questo alimento contiene porzioni di fibra molto elevati ed un quantitativo di acidi grassi polinsaturi che occupano un posto di rilievo, oltre ad un ottimo apporto di niacina e magnesio.

In commercio, la crusca più reperibile è quella di avena e di frumento, e per capire quali di queste sono migliori da consumare, dobbiamo fare un’accurata comparazione tra i valori nutrizionali.

Negli ultimi decenni, molti studi hanno rivalutato questo alimento, soprattutto per le sue proprietà benefiche riconosciute dalle ultime ricerche, molto più accurate grazie all’evoluzione scientifica che ha permesso di scoprire gli elementi anche nei più piccoli dettagli. La comparazione e la nuova tendenza per i cibi naturali e biologici, hanno portato ad approfondire e conoscere sempre di più gli alimenti come la crusca d’avena.

Differenze

La primissima differenza sostanziale tra la crusca d’avena e quella di frumento è il valore energetico che contengono questi due cereali. Infatti la crusca di avena ha un quantitativo calorico superiore del 20%.

Per quanto riguarda i macro-nutrienti, la crusca di avena ha un quantitativo superiore alla crusca di frumento, sia di lipidi che di proteine, e sono presenti anche quantitativi notevoli di acidi grassi saturi e di acidi grassi monoinsaturi, mentre per gli acidi grassi polinsaturi sono presenti nella stessa quantità in entrambi i cereali.
I glucidi che si trovano nella crusca d’avena, sono in un quantitativo nettamente inferiore rispetto alla crusca di frumento.
La crusca di frumento, a differenza della crusca di avena, apporta un quantitativo di magnesio e ferro pari al doppio, mentre per il quantitativo di vitamine, il paragone tra questi due cereali sembra essere più complesso.

foto della crusca di avena

La crusca di avena ha dosi di rilievo di Tiamina, mentre il frumento ha un quantitativo superiore di Tocoferolo, ma la differenza sostanziale è il quantitativo di Niacina nei cereali.

In base ad uno studio recente, si è potuto notare che la crusca di frumento ha un quantitativo di Niacina di ben 30 volte superiore, anche se la possibilità di errori di laboratorio sono di margine elevato.

Come ultima differenza sostanziale tra questi cereali, dobbiamo citare la fibra alimentare, che anche in questo caso specifico risulta essere presente in quantità triple nel frumento rispetto alla crusca di avena.

Nonostante quanto appena detto, la crusca d’avena è considerata dagli esperti della nutrizione una buonissima fonte di fibra solubile, presente in quantità maggiore rispetto ad altri cereali.

La crusca d’avena può sostituire quella di frumento ed è particolarmente indicata per tutti coloro che soffrono di stitichezza, perché favorisce il transito intestinale.

Benefici

I benefici della crusca d’avena sono diversi e molto importanti per la nostra salute, e alcuni di di questi occupano un posto di rilievo.

Un consumo abituale di crusca di avena, favorisce l’assorbimento dei grassi e di conseguenza fa diminuire i valori di colesterolo nel sangue.

Come abbiamo accennato aiuta a favorire il transito intestinale mediante la formazione di feci morbide facili da espellere.

Grazie al basso quantitativo di indice glicemico, assumere la crusca almeno due volte la settimana, contrasta la formazione di insulina dopo il consumo di pasti.

A seguito di recenti studi effettuati sulle fibre solubili che si trovano nella crusca d’avena, il consumo di questo cereale ha benefici anche su un altro organo del nostro corpo molto importante, ovvero il rene.

Essendo questo organo un filtro del nostro organismo, il suo mal funzionamento potrebbe generare ritenzione idrica e innalzamenti della pressione arteriosa e di conseguenza danneggiare il cuore ed un impiego abituale di crusca, può alleggerire il lavoro a carico di uno di questi due organi già debilitati.

Consumare avena aumenta il quantitativo batterico a carico dell’intestino, che serve alla protezione di questo organo, che a sua volta fa aumentare i batteri che danno origine a nuove proteine.

Come abbiamo visto le proprietà benefiche di questo alimento sono notevoli ed il suo consumo è indicato a tutti, anche a coloro che soffrono di celiachia, perché la crusca di avena è priva degli elementi che scatenano la patologia.

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