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Home Alimentazione

Dieta dell’uva: funziona davvero?

Che cosa è la dieta dell’uva e quali sono i vantaggi che potreste ottenere… dopo averne attentamente parlato con il vostro medico!

Aggiornato: 19 Ottobre, 2019 - Pubblicato: 16 Ottobre, 2017

Argomenti trattati mostra
1 Che cosa è la dieta dell’uva
1.1 Quale tipo di uva usare
1.2 Consigli dieta dell’uva

La dieta dell’uva è un particolare regime alimentare particolarmente conosciuto in Italia, e diffuso soprattutto in quelle zone in cui crescono buone uve grazie all’azione dei vigneti più noti. Ma è davvero così portentosa? E’ davvero così ricca di vitamina A, E, flavonoidi e tante altre sostanze che possono apportare significativi benefici alla nostra salute? Cerchiamo di saperne di più e svelare qualche informazione utile sulla dieta dell’uva!

Che cosa è la dieta dell’uvaDieta dell'uva

Come già anticipato, la dieta dell’uva è un particolare regime alimentare da ripetersi per non più di tre settimane ogni anno, nella stagione della vendemmia.

La dieta è abbastanza semplice. Si tratta infatti di mangiare (tendenzialmente) solo uva, riuscendo in questo modo a sgonfiare la pancia già durante i primi giorni di tale regime alimentare, valutando che l’uva è formata soprattutto da acqua (per circa l’80%), che aiuterà a contrastare la ritenzione idrica. È inoltre una dieta depurativa, perché oltre all’acqua vi permetterà di approvvigionare il vostro organismo di zuccheri, fibre, vitamine e sali minerali in abbondanza, liberandovi dalle tossine e idratando in profondità i tessuti. Il tutto, con un apporto calorico davvero minimo, pari a 60 calorie per 100 grammi.Dieta dell'uva: funziona davvero?

Secondo la tradizione della dieta dell’uva, converrebbe inoltre assumere questo alimento direttamente nei luoghi di raccolta, senza pertanto subire le manipolazioni cui è di norma sottoposta l’uva prima di essere posta in commercio. Per quanto attiene le quantità di uva ingerita, queste dovrebbero essere incrementate gradualmente, partendo da 500 grammi per poi arrivare anche a più di 2 chili. Naturalmente, qualora ci si rendesse conto che la quantità di uva ingerita sia eccessiva, si procederà con la sua riduzione fino a scomparsa dei sintomi collaterali più tipici, come l’acidità di stomaco e la perdita di appetito.

Oltre all’uva, nella dieta omonima è consigliato bere anche una tisana calda ogni sera, prima di andare a letto, possibilmente con proprietà rilassanti e depurative. Accompagnare poi durante il giorno l’assunzione di uva con acqua minerale in quantità moderata (l’uva è già ricca di acqua di per se).

Quale tipo di uva usare

uva

L’uva ritenuta più salutare è quella nera, più ricca di antociani, delle potenti sostanze antiossidanti contenute in buccia e semi. Questi nutrienti vi permetteranno di migliorare la circolazione sanguigna tutelandovi dall’azione dannosa dei radicali liberi. La polpa può invece apportare importanti quantità di resveratrolo, che oltre ad essere un potente antinvecchiamento, può prevenire i disturbi cardiovascolari e diminuire la concentrazione di colesterolo cattivo all’interno del vostro sangue.

Sempre in riferimento alla “giusta” uva da acquistare, meglio puntare su quella locale e più matura. Cercate anche di evitare di tenerla troppo a lungo in frigorifero, poiché così facendo perderebbe una buona parte dei suoi elementi nutrienti.

Consigli dieta dell’uvaPerdita di perso con la Dieta dell'uva

Come avrete avuto modo di notare leggendo le righe che sopra abbiamo riepilogato per voi, la dieta dell’uva è una dieta un po’ particolare e per certi versi estrema. Per questo motivo è fondamentale condividere il da farsi con un medico di fiducia che possa seguirvi durante la sua fruizione, qualora la ritenga una buona strada da adottare.

Una frequente variazione della dieta dell’uva prevede anche l’integrazione con l’assunzione di uva passa, o uvetta, dell’uva essicata mediante esposizione al sole o getti di aria calda, ricchissima di zuccheri, calcio, ferro, fosforo, potassio, vitamina A. È tuttavia molto più calorica dell’uva fresca e, per questo motivo, andrebbe assunta con particolare attenzione. Si rivela però una mano d’aiuto molto utile in caso di magrezza, laringite, bronchite, anemia. Anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di parlarne con il vostro medico di riferimento per poterne sapere di più e valutare pregi e difetti della sua assunzione.

Tags: DietaMangiare sano
Dr.ssa Roberta Gammella

Dr.ssa Roberta Gammella

Revisione scientifica e correzione a cura della Dottoressa Roberta Gammella (medico di base). Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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