Dinner cancelling, cos’è la nuova dieta seguita da Fiorello

Per poter comprendere di che si tratta, e per quali motivi potrebbe essere un interessante regime alimentare da adottare, è tuttavia bene partire dalle basi.

La regola principale della dieta della “cancellazione della cena” è, come intuibile, quella che invita ad astenersi dal consumare cibi solidi dalle 17 in poi.

Insomma, dopo questo orario chi segue la dieta in questione dovrebbe consumare solamente delle tisane leggere e, con moderazione, qualche snack vitaminico. Rigorosamente abolito è lo zucchero: chi proprio non riesce a fare mano di un po’ di dolcezza, può comunque aiutarsi con un po’ di miele.

Quali risultati si ottengono?

Ma quali sono i risultati che si ottengono da questa “nuova” dieta?

Secondo i sostenitori di tale regime alimentare, i benefici che possono essere apportati al nostro organismo sono davvero numerosi. Su tutti, la conciliazione di un miglior sonno. Chi ha difficoltà digestive serali e notturne, tali da allontanare il momento in cui si cade in un confortevole riposo, o renderlo intermittente o, addirittura, impossibile, potrebbe dunque trovare concreto giovamento nel far ricorso a questa dieta.

Ancora, secondo i fautori di tale tendenza alimentare, la dinner cancelling aiuterebbe a rinforzare il proprio sistema immunitario, evitando di appesantire il metabolismo e garantendo un più rapido dimagrimento: non potendo attingere alle riserve di zucchero (vietatissimo dalle 17 in poi), il nostro corpo finirà infatti con il consumare i grassi.

Non tutti sono d’accordo

Come ogni regime alimentare che può spingere all’eccesso alcune abitudini, è evidente che non tutti siano d’accordo con questa dieta.

Come sempre abbiamo l’abitudine di ricordare su queste pagine, il nostro consiglio è quello di NON iniziare alcuna dieta senza prima averne parlato correttamente con il proprio medico. Rammentiamo infatti come sia altamente nocivo, e potenzialmente molto pericoloso, interrompere le abitudini alimentari (pur scorrette) per intraprenderne altre (magari ancora meno corrette!) senza averne discusso con un professionista del settore.

Detto ciò, tra le principali critiche che vengono mosse a questa dieta c’è sicuramente la perplessità sull’efficacia dimagrante.

In particolare, spostando le abitudini alimentari dalla sera al mattino, si rischia di rallentare il metabolismo, invece che velocizzarlo. Sebbene sia possibile consigliare di mangiare leggeri la sera e, magari, evitare alimenti troppo conditi, è risaputo che il miglior modo per poter velocizzare e aiutare il proprio metabolismo non sia quello di spostare la concentrazione dell’alimentazione dalla sera alla mattina, bensì quello di mangiare poco, ma più spesso.

Menu di esempio

A questo punto, non possiamo che concludere questo breve approfondimento condividendo un menu di esempio della dinner cancelling, con la consueta accortezza di discutere con il proprio medico il da farsi, prima di iniziare qualsiasi cambiamento delle proprie abitudini alimentari.

Chiarito ciò, a colazione si potrebbe iniziare la giornata con yogurt magro da 200 ml con due cucchiai di muesli, oppure fette di pane per 60 grammi, con 3 fette di prosciutto magro e un bel bicchiere di spremuta di arancia.

A pranzo si potrà preferire del pesce non grasso, come una sogliola, accompagnata da 200 grammi di patate lesse e da un agrume, come il pompelmo. Quindi, lo spuntino (prima delle 17!) potrebbe essere rappresentato da 100 grammi di formaggio magro, con 20 grammi di frutta secca (noci o nocciole) e 40 grammi di fette di pane. Dalle 17 in poi ci si dovrebbe limitare alle sole tisane, eventualmente accompagnate da qualche snack salutare.

Attenzione: data la ristrettezza nutrizionale di molti elementi, è evidente che la dieta non potrà essere seguita molto a lungo. In ogni caso, val sempre la pena ricordare la necessità di ricorrere a un dietologo professionista per poterne sapere di più e ottenere una dieta che sia congruamente ritagliata sulla base delle proprie effettive caratteristiche metaboliche e necessità di dimagrimento.

Fonti e bibliografia

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