Calcolo di clearance della creatinina: individuare problematiche ai reni

Per calcolo clearance creatinina si intende la misurazione del filtrato glomerulare che viene eseguito tramite le analisi delle urine. È qui infatti che la creatina viene espulsa dal corpo, e il presupposto della misurazione è che questa espulsione sia completa, ovvero che tutta la creatina che è in circolazione nel sangue sia poi espulsa e rintracciabile nelle urine. Per questo la misurazione in laboratorio si fa inizialmente attraverso il rapporto ml/min, ovvero della quantità di creatina espulsa in un minuto.

Il calcolo clearance creatinina viene poi espresso nell’arco di un giorno intero con il rapporto mg/ml che porterà infine alla misurazione dei milligrammi al minuto, di creatina espulsa. In questo modo si conoscerà anche il quantitativo di creatina presente nel sangue e la capacità di espellerla da parte dei reni. Questa capacità di espellere le sostanze non utili al corpo è appunto la clearence renale, ed include sia sostanze endogene, come appunto la creatina, che esogene, come l’insulina. In termini medici si tratta di misurare la capacità di filtrazione glomerulare (VFC), il plasma filtrato dall’organo in una determinata unità di tempo.

Negli ultimi anni comunque, ci si affida sempre più ad algoritmi matematici piuttosto che alle analisi di laboratorio per il calcolo della VFC, tanto che online si possono trovare portali per questo calcolo. Comunque questa è una valutazione piuttosto seria e va quindi fatta passando attraverso il vostro medico di famiglia.

come funziona il calcolo di clearance della creatinina
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La creatina è una delle sostanze utilizzate nel calcolo di clearance totale per comprendere se la funzionalità dei reni può essere buona o compromessa. La creatina è un composto di S-adenosil, argitina e glicina, tre amminoacidi, e viene prodotta dal fegato per essere destinata alla muscolaturaper la rigenerazione della Adenosina Trifosfato (ATP), un tipo di zucchero che viene bruciato nelle contrazioni del muscolo. La presenza massima di creatina nei muscoli è di 0,3 g per chilogrammo di peso totale della persona. La creatina è da parecchi decenni utilizzata come integratore nello sport, in particolare per quelli che prevedono l’aumento della massa muscolare. La scoperta della molecola della creatina, risale addirittura al 1832, da parte del chimico Chevreuil, ed è definita come composto azotato non proteico. Anche il pancreas partecipa alla sintetizzazione della creatina, che è stata trovata in minima parte anche nei testicoli e nel cervello.

Come detto, la creatina è stata usata negli ultimi 20 anni dagli sportivi, ed ha conosciuto un vero e proprio boom di ricerche e applicazioni in integratori alimentari e altri integratori. Famosa fu la polemica per l’assunzione di creatina da parte dei giocatori della nazionale italiana ai mondiali di Spagna 82, ma allora le ricerche erano ancora poche. Questo in quanto la creatina aiuta ad aumentare la prestazione sportiva, aumentando la massa magra e la potenza dei muscoli, in modo sostanziale. Si parla anche di 2 chilogrammi di massa nell’arco di 15 giorni.

La funzionalità renale

Come detto uno degli scopi per il calcolo di clearance della creatinina è quello di monitorare la funzionalità renale, insieme ad altri esami. I reni hanno come funzione principale quella di filtrare il sangue e produrre alcuni ormoni. Come visto, una delle sostanze filtrate nel sangue e poi espulse con le urine, è appunto la creatina, la cui presenza è un indicatore della funzionalità dei reni, che se compromessa può recare gravi danni a tutto il metabolismo.

Attraverso il VFG viene compresa questa funzionalità, e la creatina serve anche a questo scopo. È endogena, ovvero interamente prodotta dal corpo. La quantità di creatina nel sangue aumenta in presenza di disfunzionalità renale, e può essere un indicatore di un’insufficienza. Tradotto in brevi termini, un’insufficienza significa che il sangue viene depurato male, e quindi si ha più facilità di trasportare tossine alle cellule del corpo. Un danno grave, visto che nel tempo queste si accumulano e portano a gravi patologie in altri organi. Inoltre anche i reni dovranno essere curati, con metodi invasivi, complicati e che prevedono l’utilizzo di apparecchiature e strutture adatte, come nel caso estremo dell’emodialisi per la purificazione del sangue. I reni dunque sono un organo fondamentale per mantenere tutto il corpo in buono stato, in quanto sono un organo funzionale agli altri organi, e al loro corretto funzionamento.

Fonti e bibliografia

  • Malattie dei reni. V. Andreucci, G. Fuiano, G. Conte; Ed. Idelson-Gnocchi; 2004
  • Biochimica clinica e medicina di laboratorio. M. Ciaccio, G. Lippi; Ed. Edises; 2017
  • Manuale di urologia e andrologia. Ed. Pacini Editore; 2009
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