Benzoato di sodio: ecco in quali alimenti si può trovare

Il benzoato di sodio non è altro che il sale dell’acido benzoico. Questo sale si può riscontrare soprattutto all’interno di alimenti come mirtilli, albicocche, funghi e cannella. Dal punto di vista della forma, il benzoato di sodio è una polvere di colore bianco che è solubile in acqua ed etanolo. Nel momento in cui viene impiegato all’interno di soluzioni acide, questo sale diventa acido benzoico. Proprio per via delle sue caratteristiche batteriostatiche e fungistatiche, il sodio benzoato viene utilizzato come conservante all’interno di vari alimenti. Esattamente con il ruolo di conservante, viene usato in varie preparazioni cosmetiche e farmaceutiche. Di solito viene impiegato insieme ad altri elementi conservanti, come ad esempio l’acido sorbico. Si tratta di una sostanza attiva esclusivamente a Ph acido.

Come viene impiegato il benzoato di sodio

Il sodio benzoato viene spesso usato alla stregua di conservante in un gran numero di preparazioni cosmetiche. Ad esempio, viene sfruttato in varie creme, lozioni e prodotti per la cura di capelli e deodoranti. In ogni caso, viene usato sempre insieme a tanti altri elementi antimicrobici. Il sodio benzoato viene sfruttato all’interno di cosmetici che sono caratterizzati per una concentrazione massima pari allo 0,5%. In alcuni pazienti che hanno una naturale predisposizione, l’acido benzoico e i vari benzoati possono provocare un gran numero di reazioni dal punto di vista allergico.

Quali sono i possibili effetti collaterali

Il sodio benzoato si trova spesso all’interno delle varie etichette con la denominazione di E211. Si tratta di un conservato alimentare che viene usato tante volte nella frutta. In special modo per la conservazione dei mirtilli e, nello specifico, quelli rossi. Inoltre, l’acido benzoico e i benzoati si trovano spesso anche all’interno dei chiodi di garofano e nei funghi. Il ruolo è quello di combattere i lieviti e i batteri con una funzione conservante. Bisogna sottolineare, però, come questa tipologia di conservanti non hanno una grande efficacia nei confronti dei funghi. In modo particolare non risultano avere una grande efficacia rispetto ai prodotti che presentano un pH che va oltre 5.

L’uso del benzoato di sodio in ambito alimentare

L’E211 viene piuttosto di frequente usato nel campo alimentare per via di importanti proprietà fungostatiche e batteriostatiche. Si tratta di una sostanza che si può rinvenire con grande facilità all’interno delle bevande gassate. Non solo, visto che si trova anche nei succhi all’aloe, nei succhi di frutta e nella pasta di olive. I derivati dell’acido benzoico, quindi, si possono trovare in un gran numero di cibi e bevande. Come ad esempio all’interno della maionese, della conserva di pesce e, solo in alcuni casi, nei liquori. Spesso si può riscontrare anche nel caviale, dove si trova in combinazione con delle sostanze agrumate.

Gli effetti del benzoato di sodio sulla salute

L’EFAS ha diramato qualche tempo fa un comunicato in cui si evidenziano gli effetti del sodio benzoato sul corpo umano. Ed effettivamente non ci sono grandi pericoli, almeno dal punto di vista potenziale e cancerogeno. Di conseguenza, non c’è alcun tipo di preoccupazione per quanto riguarda la genotossicità di tale sostanza. È importante, però, che non si esageri. Al tempo stesso, è meglio non combinare E211 con l’acido ascorbico. Il dosaggio ADI che viene ritenuto accettabili per tale tipologia di conservante è pari a 5 mg per ogni chilo di peso del corpo.

La decisione di Coca Cola

Buona la scelta di Coca Cola, che dal 2008 in poi ha deciso di rimuovere dai componenti di tutti i suoi prodotti il sodio benzoato. Un gran numero di studi su tale conservante ha permesso di comprendere un altro legame. Ovvero quello che esiste tra un’assunzione continua di E211 all’interno delle bevande gassose e le manifestazioni di iperattività che possono colpire i bambini. In base ad uno studio molto recente che è stato svolto da parte dell’Indipendent, tale connessione è molto pericolosa. Infatti, sembrerebbe che il consumo di E211 potrebbe portare a danneggiare le cellule. Esattamente gli stessi danni che vengono causati da parte di altri fenomeni, come ad esempio l’alcolismo e l’invecchiamento.

Quali cibi eliminare dalla dieta in caso di intolleranza

Il sodio benzoato si può trovare in un prodotto nel momento in cui sull’etichetta sono presenti le seguenti scritte. Si tratta del benzoato di calcio E213 fino al 219, del benzoato di sodio E211, del benzoato di potassio E212, dell’acido benzoico E210. Spesso si può riscontrare all’interno dei budini, confetture, cibi confezionati in genere. Il sodio benzoato si può trovare spesso anche all’interno delle bibite, così come in tante bevande gassate e nei succhi di frutta. Si può trovare anche tra le conserve ittiche, come ad esempio il caviale. Si tratta di un conservante anti muffa che può comportare un gran numero di rischi nel caso in cui venga assunto con un dosaggio molto elevato. A rischio sono in modo particolare i soggetti che soffrono di asma piuttosto che di orticaria.

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