Acido cloridrico. Scopriamo quando e perché è utilizzato

In passato purtroppo sono avvenuto diversi incidenti che hanno comportato la morte di molte persone che si trovavo a contatto diretto con questa sostanza dal forte potere corrosivo.

Acido cloridrico
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L’acido cloridrico in realtà è una sostanza particolarmente acquosa che veramente andrebbe chiamato cloruro di idrogeno.

In chimica esso è rappresentato con il codice HCI ed è un acido minerale molto forte, caratterizzato da idrogeno e cloro, che una volta disperso in soluzione acquosa si ionizza totalmente.

Esso si presenta a temperatura ambiente come un comune acido gassoso, incolore ma con un odore molto forte ed irritante per le nostre vie aeree sia alte che basse.

Come abbiamo precedentemente citato è particolarmente corrosivo, per questo potenzialmente pericoloso per la nostra vita. Non deve essere inalato e non deve entrare a contatto con la nostra pelle o con le nostre mucose.

L’acido cloridrico si trova in natura e vi sorprenderà sapere che una buona parte risiede nel succo gastrico dello stomaco umano.

Si può originare anche attraverso le eruzioni vulcaniche e costituisce uno dei residui dei processi della combustione, che coinvolgono il cloro e la sua materia organica. Proprio per questo motivo è possibile trovare tracce di acido cloridrico anche nell’atmosfera.

Oggi questo acido trova impiego in diversi settori e la sua produzione annuale media si aggira intorno ai 20 milioni di tonnellate.

L’acido cloridrico viene utilizzato in settori molto differenti per gli scopi seguenti:

  1. Decapaggio e trattamento dei metalli pesanti
  2. Sotto forma di additivo alimentare
  3. Per la lavorazione dei metalli, della gomma e della plastica
  4. Come reagente nelle analisi chimiche
  5. Per le pulizie
  6. Per la produzione di composti organici sintetici come ad esempio il poliuretano

Tossicità

Tossicità dell'acido cloridrico
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L’acido cloridrico è stato classificato come un pericoloso inquinante atmosferico. Esso infatti è potenzialmente dannoso per la salute umana. La sua pericolosità è legata al suo forte potere corrosivo in grado di danneggiare gli organi e in particolare le vie respiratorie.

Se l’esposizione con questo agente è di breve durata si potrebbero manifestare i seguenti disturbi:

Il vero problema risiedere quando l’esposizione all’acido è prolungata nel tempo, perché può determinare la comparsa dei seguenti disturbi:

  1. Tosse persistente
  2. Grave insufficienza respiratoria
  3. Irritazione del bronchiale
  4. Erosione dentale
  5. Eruzione cutanea con comparsa di macchie rosso scuro su qualsiasi parte del corpo

Questo è di certo l’acido più corrosivo che esiste al mondo. Il suo contatto diretto può dare origine a forti reazioni di tossicità molto gravi e pericolose, per questo deve essere assolutamente vietato.

Inquinamento ed atmosfera

Purtroppo oggi l’enorme produzione di acido cloridrico determina anche un rilascio nell’ambiente e nell’atmosfera significativo, e questo è un grave problema anche per la nostra salute che deve essere contrastato.

Sappiamo come precedentemente descritto che tale acido è presente in natura, ma se viene emesso in quantità notevoli nell’ambiente, con il passare del tempo può provocare effetti molto dannosi all’intero ecosistema.

Oggi solo negli Stati Uniti vengono rilasciati nell’aria, nelle acque e nel sottosuolo oltre 270 milioni di chilogrammi all’anno di acido cloridrico, danno ed altamente corrosivo.

Mercato industriale

L’acido cloridrico si trova in commercio in soluzione concentrata pari al 38% HCI. È possibile realizzare concentrazioni più elevate di questa, ma ad una percentuale al di sopra corrisponde una maggiore evaporazione e quindi una perdita elevata di HCI puro.

Inoltre servono maggiori precauzioni per manipolare la sostanza, come per esempio una camera per conservarla ad una bassa temperatura ma da una pressione elevata.

Le soluzioni che vengono prodotte oggi dalle industrie hanno delle concentrazioni che si avvicinano al 34% HCI. Così facendo si evitano perdite tramite l’evaporazione, ma vendere un acido cloridrico alla massima concentrazione è possibile.

Le soluzioni che vengono realizzate per impiego domestico, ovvero per le pulizie contengono al loro interno circa il 12% di HCI. Proprio per questo si raccomanda di diluire il prodotto con acqua prima dell’utilizzo, così da evitare complicazioni e rischi.

Attualmente i produttori principali di acido cloridrico al mondo sono la Dow Chemical, che ne produce 2 milioni di tonnellate all’anno, ma anche la famosa industria Formosa Plastic, Tosoh corporation e molte altre ancora, che producono circa 1,5 milioni di tonnellate di acido all’anno.

La produzione mondiale di acido cloridrico totale è pari a 20 milioni di tonnellate all’anno, di cui 3 di queste vengono realizzate attraverso la sintesi diretta. Per quanto riguarda il resto invece viene quasi interamente prodotto mediante la sintesi organica.

Gran parte dell’acido che viene prodotto da queste aziende viene utilizzato da loro stessi come reagente per i loro scopi industriali.

Il mercato mondiale ha una stima pari a 5 milioni di tonnellate annue, ovvero solo un quarto della produzione effettiva.

Utilizzi per la pulizia

acido cloridrico utilizzato anche per la pulizia
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L’acido cloridrico nel campo delle pulizie trova impiego per seguenti applicazioni:

  1. rimozione di tracce di stucco e cemento.
  2. pulizia dei servizi igienici per la rimozione dei residui di calcare dai sanitari
  3. pulizia delle pietre

Nonostante questo, il suo impiego è sempre sconsigliato, visto l’enorme potere corrosivo. È preferibile dunque utilizzare detergenti specifici per tali impieghi. Sempre in ambito delle pulizie risulta essere altamente dannoso se impiegato sul marmo ad esempio, oppure su pietre calcare. Infatti il contatto diretto con la sostanza è in grado di corrodere la pietra irreparabilmente.

Deve essere utilizzato da solo e mani mescolato ad altri prodotti o sostanze che potrebbero dare origine ad una reazione molto nociva alla nostra salute.

Uno dei casi più è l’avvelenamento da cloro causato mediante il mescolamento dell’acido muriatico con la varechina.

Se avvertite dei fastidi dopo l’impiego di questa sostanza, consultate tempestivamente il vostro medico oppure il primo soccorso più vicino. Il personale ospedaliero saprà prescrivere una cura adeguata in caso di lieve intossicazione.

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