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Alimenti e Nutrizione

Cibi neri: non solo nero di seppia e riso venere

Pubblicato da
Redazione Inran

Potrebbe essere strano mangiare cibi neri. In natura, infatti, non ce ne sono molti, ma quelli esistenti presentano diversi benefici.

(Foto: Pexels)

Possono sembrare spaventosi, di sicuro sono adatti a una cena spooky nel periodo di Halloween e Black Friday. Quel che è certo è che fanno benissimo. Stiamo parlando dei cibi neri, che, ebbene, esistono in natura. Primo tra tutti il riso. Ma anche liquirizia, nero di seppia, alga nori e pomodoro. Ma ci sono anche aglio, mozzarella e lime nero. Il cibo “gotico” oltre a conferire un aroma e un sapore unico alle pietanze, fa bene all’intestino; e poi è anti-invecchiamento, avendo al suo interno una quantità altissima di fibre, vitamine, minerali ed antiossidanti. Meglio di così?

Quali sono i cibi black

(Foto: Pexels)

Il più conosciuto è il nero di seppia, che veniva utilizzato spesso per colorare ed aromatizzare linguine e risotto. In realtà, il riso nero esiste già in natura e viene detto venere o “proibito”.

Almeno in Cina, dove solo le classi abbienti potevano permetterselo. Ma di questo alimento black esistono molte varietà, che vengono cucinate frequentemente in India, Bangladesh e Filippine.

Eppure il novel food di colore nero più diffuso è il carbone vegetale, con cui si fa l’uovo centenario. Ma l’avete mai provato in aggiunta a impasto per la pizza, pane, latte e mozzarella di bufala?

Anche se il pane naturalmente scuro c’è ed è quello di segale. È marrone, ma è più noto come “pane nero”.

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Sapevate che anche l’aglio può essere nero? È il risultato della fermentazione dei bulbi freschi in un ambiente a temperatura ed umidità controllate. Dopo 30 giorni, saprà un po’ di liquirizia! E l’interno somiglia al tartufo.

Particolarmente conosciuti in America sono i black beans. Mentre viene dal Golfo Persico il loomi o black lime, alimento goth per eccellenza. Viene raccolto verde, fatto bollire in acqua e sale ed esposto al sole per settimane; è così che diventa nero, anche dentro.

Appartiene alla categoria anche il cavolo toscano. Pur essendo verde scuro con venature viola. Dal sapore delicato, è perfetto per ribollita e chips.

Altro black food di nome anziché di fatto è il mirtillo. Ma esistono anche 4 varietà di pomodoro. Una di queste è naturale e più dolce della altre, poiché nasce in ambienti aridi che lo hanno arricchito di fruttosio.

I benefici del black food

(Foto: Pexels)

Il colore nero dà al riso il più alto livello di antocianine al mondo. Contiene, oltretutto, minerali quali: calcio, selenio, zinco, magnesio e ferro. Il suo gusto delicato lo rende ottimo con pesce, crostacei e verdure.

Ricco anche di acido folico, manganese e vitamine del gruppo B, il fagiolo nero è usatissimo nella cucina tex-mex. Vero toccasana, è in grado di tenere bassi i livelli di colesterolo LDL e favorire l’evacuazione. Come il pane di segale.

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Tra i cereali, ricordiamo anche grano arso e saraceno, entrambi conosciuti per l’alto quantitativo di fibre e proteine.

Anche se il processo è quello di essiccazione, il limone nero è più acidulo di quello classico. Ed è in grado di dare un sapore deciso e affumicato ai piatti.

Una curiosità: il carbone nero viene utilizzato anche per purificare la pelle dall’acne.

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La Ica

Redazione Inran